The 100 04×06 Recensione – We Will Rise

Buona giornata Serieskru! Sono in ritardo questa settimana: ho dovuto pensare molto a come commentare We Will Rise perché, se da una parte è stato un episodio interessante e con sorprese, dall’altra un evento particolare mi ha delusa molto e portato a fare fatica nel promuovere la puntata in toto. Andiamo per gradi e inoltriamoci in questo ultimo episodio di The 100!

Il primo aspetto che voglio puntualizzare è la completa mancanza di speranza ogni episodio che passa. Per ogni scoperta positiva che i personaggi fanno, qualcosa al termine della puntata fa sì che bisogni ricominciare da capo. E’ un atteggiamento che ha sempre caratterizzato The 100 ed è diventato palese dalla scorsa stagione in avanti. Già con ALIE, infatti, per ogni passo avanti il fato decideva di tirare i dadi e far retrocedere i nostri eroi di due caselle, così anche ora. Prima la Coalizione spezzata, poi una volta riacquistata la fiducia di Roan, la Stazione Alfa distrutta, poi trovata la soluzione dello spazio, il carico di propellente perso. E’ tutto mentalmente esauriente. Ogni episodio che passa sono sempre più stanca. La curiosità di vedere fino a dove si sono spinti a trovare soluzione è tanta, è quesi eccitante essere portati sempre al limite. Ma diventa ripetitivo e sfinente, non può tutto essere un mai una gioia, neanche nelle nostre vite sfigate va tutto così male.

Questa situazione la salvano personaggi mitici come Raven, che non si arrende MAI e porta anche noi a non volerci arrendere di fronte alle loro difficoltà e Clarke, che è l’unica che estende la sua volontà di salvezza a tutti e anche noi allora chiudiamo un occhio e aspettiamo con loro uno spiraglio di salvezza.

Ora affronto il momento che non mi ha fatto apprezzare l’episodio, quello che più mi ha deluso: la scelta di rievocare visivamente la morte di Lincoln. E’ la terza volta che ci ripropongono i fotogrammi di quel terribile atto e io dico basta. Basta perché è terribilmente brutto da vedere, è brutto rivivere un momento doloroso come quello, per modi e ragioni di esecuzione, è brutto per come poi si sono spezzati i rapporti tra l’attore e il produttore, è brutto perché sono passati già un tot di episodi e ancora Octavia viene relegata a quel momento. Innegabilmente, Octavia è morta con Lincoln in quella pozza di fango. Octavia non ha scopo altro di vendicare la sua sete di sangue, ma se tanto è vero che from the ashes we will rise, allora dovrà affrontare il suo dolore. E dovranno affrontarlo anche gli scrittori andando oltre quei parallelismi (discretamente trash se devo essere onesta) buttati gratuitamente per ravvivare un dolore che, rassicuriamoli, non abbiamo superato. La scena straziante di Octavia come Pike e Ilian come Lincoln sarebbe stata altrettanto cruda senza quell’effetto dissolvenza in sottofondo per il replay dell’esecuzione. Una scelta che non condivido per un momento di altissima recitazione di Marie Avgeropoulos, che si dimostra sempre divina.

Termino la polemica ponendovi di fronte ad una considerazione sui doppi standard che spesso ci vengono presentati. Vi dico solo: Jasper e Maya, Octavia e Lincoln, Clarke e Lexa. Cosa hanno in comune queste coppie? Di certo non il modo di affrontare il lutto.

Jasper è intollerabile dal finale della seconda stagione. La morte di Maya lo ha reso un fantasma di se stesso e ormai possiamo definirlo un vero e proprio problema che The 100 deve sistemare.

Octavia la stiamo vedendo percorrere da metà terza stagione un difficile e non sempre condivisibile percorso nel rancore e nella violenza. Ha accanto un fratello “colpevole”, ma volenteroso di aiutarla e ha a fianco personaggi per lei chiave, quali Kane e Indra.

Clarke. Clarke è Clarke. A lei è stato permesso di versare due lacrime davanti a sua madre, a lei viene ripetuto ogni episodio quanto bene abbia fatto Lexa quando era in vita e nient’altro.

Poi la scena post sex con Niylah e il focus sul ritratto di Lexa appeso in camera.

Voglio precisare che non ho nulla contro Niylah: le parole che riserva a Clarke, l’incoraggiamento che le dà e la dimissione che si legge nei suoi occhi sono chiari segnali di quanto Niylah sia una persona matura e premurosa, di quanto tenga a Clarke. Niylah capisce il ruolo di Clarke, lo rispetta, lo appoggia. Io non posso tollerare le tempistiche con cui avvengono queste scene. Per noi è passato un anno dalla morte di Lexa, ma nell’universo di The 100 si tratta di poche settimane. Clarke, dopo aver ucciso Finn, ha impiegato tempo per tornare a fidarsi ed amare qualcuno, non è nel carattere personaggio farla andare a letto a caso dopo aver perso una persona importante. Clarke e Niylah hanno precedenti, è vero, ma era già un rapporto di beneficio in un periodo in cui Clarke si sentiva tradita da Lexa. Non in un periodo di vero e proprio lutto.

Datemi Clarke da sola per una stagione, costruitele un rapporto di fiducia e complicità graduale, fatele trovare la forza in se stessa prima di lasciarla nelle braccia di qualcuno. Insegnatele che può farcela da sola e lasciatele elaborare la perdita. Basta protagoniste forti sballottate avanti e indietro tra interessi amorosi monchi e senza fondamenta (sì Kara, strizzo l’occhio a te). Lexa vive attraverso di lei, ma fateglielo accettare e fatela risorgere da quella eredità magnifica.

Altri momenti degni di nota:

  • L’abbraccio tra Kane e Clarke è stato di una tenerezza incredibile. Fate sposare i Kabby e fate in modo che Marcus adotti Clarke, sarebbe un padre meraviglioso.
  • La cura di Luna nei confronti di Raven e Murphy aggiunge sfumature e profondità ad un personaggio molto bello e interessante. L’ultima Natblida può sembrare fredda e insolente, ma sotto la maschera nasconde un grande altruismo e in questo episodio lo mostra al meglio soccorrendo Raven e aiutando Murphy a fare ordine nei suoi sensi di colpa.

The 100 è qualcosa che mi fa incredibilmente arrabbiare, che mi delude e mi porta all’esasperazione nello stesso modo in cui mi regala personaggi stupendi e sensazioni incredibili. Mi porterà alla pazzia lo so… Sapete che, se volete, potete lasciarmi le vostre impressioni qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggerò con gioia.

Vi ricordo che l’associazione Night Sky Events sta organizzando la prima Convention italiana di The 100 a Milano, 28 Maggio 2017 con nientepopodimenoche BOB MORLEY come primo ospite annunciato!

Passate inoltre dalle magnifiche affiliate per la serie: DeCentoBob Morley italian source» I’m gonna need a better reason. » I can’t lose you too. ϟ The 100Telesimo che ringraziamo infinitamente per la collaborazione. ❤️

May we meet again,

G. kom Serieskru

#The100