The 100 05×12 Recensione – Damocles Part 1

Bentrovata mia Serieskru! No, non sono morta, semplicemente vi confesso che arrivare fino a questa prima parte di finale di stagione è stato uno strazio. Penso che Damocles Part 1 sia il primo episodio emozionante da un sacco di episodi a questa parte e lo è stato per un sacco di ragioni infami che arriverò ad elencare con calma.

Innanzitutto ammettiamo che negli episodi che non ho recensito non sia successo nulla di esaltante? Lo ammettiamo. Questa quinta stagione ha qualcosa che non va, penso sia dovuto al fatto che ci troviamo di fronte a dinamiche già viste, senza molta capacità di coinvolgere. Inoltre, portare agli estremi i personaggi è qualcosa che The 100 fa con regolarità, ma la svolta ignorante data ad Octavia è stata qualcosa di inaudito. Cieca, sorda e totalmente auto referenziale. Il suo è sempre stato un piano suicida, ma imperterrita ha continuato per la sua strada, senza ascoltare nessuno e portando i suoi inevitabilmente in un bagno di sangue.

Posso capire la scelta di dover portare avanti un personaggio in questo modo: lo si fa per coerenza, per mostrare il potere e l’autorevolezza della Blodreina, perché anni e anni di difficoltà con addosso le vite di migliaia di persone e la responsabilità di farne sopravvivere il più possibile portano al limite e capisco veramente la necessità di piegare ogni tentativo di ribellione nei modi più violenti e spaventosi possibili, però lo capisco fino ad un certo punto. Perché poi mi altero. Mi sembrava veramente incredibile che pure davanti alla palese inferiorità di mezzi Octavia abbia comunque deciso di andare per la sua strada, che davanti alla possibilità di rifondare una zona con le alghe di Monty lei abbia deciso di bruciare tutto, pur di non ammettere l’esistenza di un’alternativa al suo volere. E quindi mi sono alterata.

Forse sono io che non accetto più di stare davanti al pc ad urlare ai personaggi che sono dei cretini e devono svegliarsi, cosa che Octavia mi ha spinto a fare un sacco di volte. Probabilmente volevo proiettare più serietà e giudizio in una writer room che non ne ha, ma dover arrivare a fare rinsavire un personaggio quando metà del suo popolo è stato massacrato per colpa della sua testardaggine è qualcosa che non riesco più ad accettare senza storcere il naso.

Di certo, per quanto siano infami, sanno scrivere il dolore. Vedere Octavia inginocchiarsi a braccia aperte pronta a farsi sparare è stato straziante. Il parallelo con Lincoln viene naturale e nell’espressione della ragazza si poteva leggere la rassegnazione e quasi il sollievo di andare verso morte certa. Una sorta di espiazione dei peccati per un personaggio che per anni ha dovuto comandare e portare in salvo un popolo facendosi carico delle peggiori scelte possibili da fare, ma che in realtà non è mai stato un personaggio in grado di farsi carico responsabilmente delle conseguenze di tali azioni.

Altra cosa che in The 100 sanno fare è farmi piangere e farmi incazzare come una pantera. Sì perché ogni volta che loro prendono in mezzo Lexa, io mi infiammo. Perdo proprio la brocca come poche altre cose nella vita riescono a farmela perdere, ma è più forte di me, io non mi sono ancora ripresa da due anni fa e non penso che mi riprenderò mai. Evidenze scientifiche lo dimostrano.

La Scena mi ha dato un carico emotivo insostenibile, mi ha riportato alla mente cose che pensavo di essere riuscita a superare, e lo ha fatto senza il minimo scrupolo. Madi si rivolge a Clarke in prima persona come se fosse la stessa Lexa a parlare e io morta. Il ti amo, il ricordo del tradimento a Mount Weather, l’ammissione del rimorso e quel:

hanno preso il mio cuore, l’hanno strappato dal petto e lo hanno calpestato senza pietà. Ogni volta che nominano Lexa, ogni volta che la utilizzano in qualche modo, io scatto perché per me loro non la devono toccare. Dopo tutto quello che hanno fatto, dopo tutto il potenziale che hanno buttato. dopo tutto il dolore inflitto, quello che possono fare è solo vergognarsi, eppure non basta. Perché dopo due anni Lexa è ancora lì, presente come solo una dolorosa assenza può essere, a tirare avanti uno show in cui non c’entra più niente e che ormai ha poco da dire.

Mi dispiace, ma per me molte cose sono morte con lei e vedere che pure da morta è ancora una delle poche cose che riesce a dare emozioni mi distrugge. Semplicemente, per me era e sarà sempre qualcosa di intoccabile e dover subire questi colpi alle spalle mi strazia veramente.

Questa notte andrà in onda il finale di questa stagione che non ha detto niente, in cui in 12 episodi mi è parso non sia successo niente, in cui non ricordo una qualche scena più di altre (a parte ovviamente quella descritta sopra) e non potrei essere più delusa di così, perché con tutto l’odio e il rancore che ho, rimarrà sempre e comunque una serie che mi ha cambiata e vorrei vedere qualcosa per cui valga la pena emozionarsi ancora.

Alla prossima e per evitare gli spoiler vi invito a seguire le nostre affiliate per la serie DeCento e Telesimo, e a commentare con me questo episodio su Facebook o Twitter, vi leggerò e risponderò con gioia.

May we meet again,

G. kom Serieskru

#The100

*

Dopo l’incredibile successo delle due edizioni precedenti, i nostri amici di Night Sky Events Italia hanno annunciato la terza !!! edizione della ConClave, l’unica convention italiana di The 100. Ancora con svolgimento a Milano, il 31 marzo 2019, assicuratevi un pass per incontrare Nadia Hilker e rimanete sintonizzati per scoprire ulteriori ospiti!