The Bold Type 02×01 Recensione – Feminist Army

Onestamente non so neanche io cosa sto per scrivere e con che coraggio sto per scrivere visto che non riesco a stare neppure dietro ad una recensione a settimana, ma ho appena finito la première della seconda stagione di The Bold Type e sto sclerando così male che potrei esplodere.

Non vi dirò niente di che, passerò direttamente ad elaborare quelli che sono stati gli argomenti trattati in Feminist Army e preparatevi perché sono pruriginosi!

Rendiamoci conto: nella première di questa stagione, The Bold Type ha affrontato, nell’ordine, il ciclo mestruale e la difficoltà di accedere alle adeguate dotazioni sanitarie, la regolamentazione dei rapporti romantici tra colleghi di lavoro e per ultimo, ma non meno importante, il sesso orale femminile.

Dite poco? Vorrei forse ricordarvi che ancora nella vita di tutti i giorni, noi stesse donne non lo chiamiamo per quello che è, ma gli troviamo dei nomignoli, lo nascondiamo e ne parliamo a bassa voce, come se dovessimo vergognarci di una cosa che fa schifo. In The Bold Type no, perché hanno deciso di trattare di mestruazioni al ritorno dopo una prima stagione di grande successo e lo hanno fatto come al solito, senza girare intorno alle questioni, ma andando dritti al punto. Insomma, le mestruazioni fanno parte di noi, basta nasconderle, basta chiamarle “le nozze rosse”, “il marchese”, “le mie cose”. Mica sono solo mie, insomma. Anche l’attenzione che hanno dato alla coppetta mestruale, ad eventuali metodi più ecologici per convivere durante la settimana di ciclo, l’ho trovata un sacco apprezzabile. Comprare assorbenti è una spesa: pensiamo solo che ogni pacco costa in media 3 euro e che di pacchi nella vita ce ne serviranno a centinaia. Perché dovremmo pagare così tanto per una cosa di cui abbiamo necessità su base mensile e non possiamo magari trovarla a prezzi accessibili (perché gratis è una frontiera fantascientifica)? Ecco quindi che The Bold Type serve il suo tea bollente in prima serata. Le mestruazioni esistono, fatevene una ragione.

Per secondo, ci avevano lasciate con Richard e Sutton separati, chiaramente per ragioni legate alle loro professioni. Non è novità nelle serie tv che ad un certo punto salti fuori un qualche contratto per legalizzare le relazioni in ambito lavorativo (era successo anche in Grey’s Anatomy se non sbaglio), e quindi ammetto che non ero molto scioccata dalla piega presa dalla storyline. Eppure sono comunque rimasta piacevolmente soddisfatta dalla scelta presa da Sutton e credo che abbia ragione: vivere quotidianamente con i colleghi che parlano male dei successi lavorati è snervante ed è qualcosa che a lungo andare porta ad odiare il proprio lavoro e tarpa le ali all’ambizione. Per cui approvo la scelta di Sutton di non rendere pubblica la sua relazione con Richard e sperare per il meglio. Ovvio, Richard è catastrofico, sembra che per lui tutto l’amore per Sutton si dimostri solo in una firma su un pezzo di carta, così decide di non andare avanti nella relazione. Tragico.

Infine, le Kadena. Mamma mia che soddisfazioni. A parte ovviamente il tifo da stadio per la scelta di Kat di partire al buio e seguire Adena in Peru, ma poi vogliamo parlare della sua felicità al ritorno? Kat è persa, vive in un bellissimo mondi di unicorni e arcobaleni, ma c’è qualcosa che non convince Adena e ha portato un’ombra per tutto l’episodio. La questione è delicata e qui The Bold Type si lancia proprio senza paracadute e parla di sesso orale femminile, da donna a donna. Ho sentito i fuochi d’artificio, non tanto per la ship in sé, ma per il coraggio dimostrato dagli autori nel voler davvero parlare di un argomento così ancora poco sviluppato. Vi ricordo che The Bold Type va in onda su FreeForm e che prima si chiamava ABC Family e che era una rete a controllo religioso. Insomma, una roba da rivoluzione. Ho adorato il modo in cui l’hanno affrontato perché è stato delicato e personale, giusto oserei dire. E’ importante mostrare al giovane pubblico queer un esempio di relazione sana (dal momento che solo recentemente si è iniziato a farlo), basata su una cosa importantissima (e non solo nelle relazioni queer) quale il dialogo. Raga, parlate. Mettete a nudo le vostre insicurezze e affrontatele con chi vi sta accanto. Non si è perfetti mai, soprattutto la prima volta, per cui è importante che nella coppia ci sia dialogo e comprensione, che ci sia sostegno. La cosa migliore di una coppia come le Kadena è proprio questa: benché ci sia palese squilibrio nelle esperienze delle due, questa differenza non diventa un ostacolo, ma una forza. E tutto si basa sul dialogo sincero rispetto alle proprie emozioni.

Insomma, The Bold Type è tornato con il botto e non potevamo chiedere di meglio. Adoro.

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Un abbraccio,

A presto!

G.

#TheBoldType