The Mandalorian Recensione – Stagione 1

Buongiorno a tutti e buon anno sclerati! Mi sembra incredibile essere qui a scrivere ancora dopo relativamente poco dall’ultimo articolo, ma voglio davvero migliorare nel pubblicare e proverò duramente a non lasciarmi trascinare dalla vita e a continuare nel mantenere vivo questo piccolo mondo di recensioni. 

Oggi vi presento una delle serie maggiormente attese nel 2019, vuoi un po’ per la fama del mondo in cui si svolge, vuoi un po’ per l’uproar creato dalla nascita della piattaforma che lo accoglie, che ci trasporta in una galassia molto molto lontana. Direttamente dall’universo di Star Wars e disponibile in Italia da Marzo in streaming su Disney+, ecco a voi: The Mandalorian.

(In realtà questa recensione è solo una scusa per usare un sacco di gif di Baby Yoda. O forse no.)

La trama racconta le vicende di un guerriero mandaloriano che si muove nella galassia cinque anni dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e che, per sbancare il lunario, fa il cacciatore di taglie, e lo fa anche molto bene. In una delle sue missioni gli viene assegnata la cattura di una taglia avvolta nel mistero e ricompensata con una montagna di metallo prezioso: deve trovare e consegnare vivo un soggetto di cinquant’anni di cui non si sa nulla. Parte così alla ricerca della taglia, trovandosi davanti a qualcosa che non aveva mai visto prima e che sicuramente non rientra nei canoni di quanto da lui conosciuto. Mando, infatti, si trova davanti lui:

Ma quanto può essere carino sto esserino??

Davanti al Bambino, Mando inizialmente non prova nessun tipo di emozione, rimanendo freddo e distaccato e consegnando la creatura a chi gli ha commissionato la missione. C’è qualcosa che però non lo lascia del tutto impassibile, pertanto torna indietro, lo salva e inizia con lui una fuga per il lungo e il largo della Galassia, cercando di fuggire a chi, quel Bambino, vuole rapirlo per farne chissà cosa.

La serie, sviluppata su 8 episodi dalla lunghezza variabile dalla mezz’ora ai tre quarti d’ora, è uno spettacolo per fotografia e ambientazioni. Gli effetti speciali sono davvero realistici e ben riusciti e l’idea dietro Baby Yoda è una miniera d’oro di possibilità commerciali (che io onestamente finanzierò senza dubbio alcuno). Purtroppo, a livello di come sono state effettivamente sviluppate le cose, non è stato tutto rosa e fiori. Otto episodi, da poco che pensavo sarebbero stati, si sono rivelati quasi “troppi”: la stagione, infatti, presenta almeno tre episodi senza sapore, trascurabili nella realizzazione della trama e davvero noiosi. Dal momento che il mondo dei mandaloriani non è automaticamente chiaro a chi non ha seguito anche le serie animate di Star Wars, mi aspettavo che il passato e la storia del protagonista venissero approfonditi un po’ di più, inquadrati in un contesto in cui ci troviamo di fronte ad un personaggio senza nome perennemente coperto da un elmo di cui solo sappiamo la specie di appartenenza. Per questo tipo di occasioni mancate la storia, a tratti, può sembrare un po’ vuota. Ecco quindi che forse sarebbe stato meglio accorciare la stagione e renderla più densa di azioni e momenti significativi, piuttosto che allungare il brodo con episodi filler e rischiare di perdere l’attenzione del pubblico. Ancora di salvezza della situazione, rimane, chiaramente, il Bambino, le cui sorti sono tutto ciò che interessa allo spettatore. In così pochi centimetri di materia verde si racchiude tutto quello che ci importa e quindi mi chiedo: ma perché dedicare la serie al mandaloriano e non a Yodino? Mistero.

Per fortuna la stagione rialza la testa nei due episodi finali ed è capace di aggiungere all’amore incondizionato che si crea appena Yodino entra nello schermo, un’altra cosa davvero bella: il rapporto che si crea tra lui e il mandaloriano, un rapporto di affetto vero, come quello di un figlio con il padre. Vero che Mando all’inizio non sembra proprio saperci fare con i bambini e lo tratta più come un pacco postale, ma è rassicurante vedere come, con il passare degli episodi, Yodino assuma, nel suo cuore, un’importanza sempre più grande rispetto a quella che potrebbe avere una busta di carta da lettere.

E’ sicuramente il passato da orfani che entrambi condividono a far nascere tra loro un bisogno reciproco ed è questo che ci proietta verso la seconda stagione e ci troverà ancora davanti allo schermo, nell’autunno 2020. Sappiamo che le loro avventure proseguiranno per tutta la galassia alla ricerca delle origini di Yodino ed è questo che ci tiene comunque legate a questa serie. In cuor nostro sappiamo che, benché questa prima stagione non sia stata proprio perfetta, la seconda ha delle basi davvero interessanti. Inoltre, noi ormai non possiamo più fare a meno di lui.

Se avete seguito le avventure di Mando e Yodino e volete parlarne con noi potete farlo qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, non vediamo l’ora.

Che la Forza sia con voi!

Un abbraccio,

-G.

Bonus gif per quei cattivoni schifosi che volevano fargli del male: sappiate che vi meritate solo un sacco di botte.