GliScleri consiglia: Love, Simon

Ad inizio mese mi è arrivata una mail di UCI Cinemas che mi dava l’opportunità di andare a vedere Love, Simon in anteprima. Ora non ricordo con esattezza cosa stavo facendo, ma ho fermato tutte le mie attività inutili per accettare l’offerta e andare al cinema ad inizio mese. Perché tutta sta fretta? Perché attendo che esca Love, Simon da più di anno, da quando, nel 2017 era esplosa la moda 13 Reasons Why e mi sono messa a seguire Katherine Langford su IG e lei un giorno ha pubblicato una foto del libro da cui è tratto il film scrivendo nella didascalia un misterioso: “non vedo l’ora di conoscerti”. 

Non era nulla di che come foto, ma il titolo del libro inquadrato “Simon vs. The Homo Sapiens Agenda” di Becky Albertalli aveva qualcosa che non mi sapeva di normale. Ci sentivo puzza di queer insomma. Mi sono subito fiondata su google a cercare informazioni a riguardo e me lo sono letto tutto d’un fiato. Un libro bellissimo, ve lo assicuro. Così l’hype per quel film intrigante è esploso in mille fuochi d’artificio arcobaleno, fino a quella email. L’idea che la pellicola fosse già disponibile su internet mi dava fastidio: persone ovunque nel mondo lo avevano già visto, ma non avrei ceduto e sarei andata al cinema. Così è stato e non me ne sono per niente pentita. Ecco perché:

La trama

Simon Spier è un diciassettenne americano come ne esistono tanti. Madre e padre si sono conosciuti al liceo, si sono innamorati e sposati giovani, hanno avuto due figli, un maschio e una femmina e vivono nel classico quartiere da film americano con un cane di nome Bieber (sì, quel Bieber). Simon va al liceo, ha un sacco di amici importanti, un vicepreside veramente imbarazzante, non è esageratamente sfigato, tant’è che parla sia con quelli del laboratorio di teatro sia con i giocatori di football. Solo che Simon non è esattamente come tutti gli altri, perché è gay.

La sua vita cambia quando sul blog della scuola compare il post di un tale, Blue, il quale fa coming out e confessa di essere gay. Simon risponde a Blue e inizia così una storia di corrispondenza virtuale, di curiosità e speranze, tutte indirizzate a scoprire chi è Blue e chissà, forse vivere anche una bellissima storia d’amore?

Perché ci piace

Ammetto di essere arrivata al cinema sapendo esattamente a cosa stavo andando in contro, ma vi assicuro che ciò non ha minimamente influito sul grado di godibilità del film.

Love, Simon è una storia d’amore, è una storia di crescita, è una storia di coming out, è la storia di come le cose cambiano, spesso più per gli altri che per chi la vive.

Love, Simon è la storia di tutti quelli che ci sono passati. La storia di come “ma dai non può essere vero”, “ma dai non sta succedendo a me” e di come in realtà è vero e non è successo niente di assurdo (niente fiamme dell’inferno, niente mondo che si apre sotto ai piedi).

Love, Simon è la storia di come improvvisamente, tutti sembrano un po’ gay. O forse semplicemente è la storia di quanto sarebbe più facile se non fosse tutto così etero.

Love, Simon è anche la storia di una grande amicizia e una grande famiglia. Di un grande ragazzo, intelligente e sicuro di sé.

Love, Simon è una grande storia. Punto.

Perché non ci piace

Error 404: ragioni per cui non ci piace non trovate.

Love, Simon arriva nelle sale italiane il 31 maggio 2018. Correte a vederlo e non dimenticatevi di tornare a parlarne con me qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggerò con gioia.

Un abbraccio,

G.

#LoveSimon