GliScleri consiglia: Wynonna Earp

This may be a shitshow, but it is our shitshow.

—Wynonna Earp 2×02

Quando ho iniziato la visione di Wynonna Earp non pensavo sarei diventata una delle principali fan della serie, con tanto di striscioni di supporto e giuramenti di fedeltà eterna. Eppure così è stato. Mi sono innamorata della storia, dei personaggi, delle relazioni, del rapporto magico che gli attori hanno tra di loro fuori dal set. Mi sono innamorata anche degli effetti speciali un po’ scarsi, perché, in maniera totalmente insensata, in qualche modo concorrono anche loro a rendere Wynonna Earp speciale. Oggi quindi vi consiglio questa serie tv che per ora conta 26 episodi divisi in due stagioni, trasmessa da SyFy e Space e che potete trovare (per la prima stagione) anche su Netflix.

La trama

Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno, Wynonna Earp fa il suo ritorno a Purgatory per prendere parte al funerale dello zio, morto in circostanze misteriose. La fama della ragazza la precede e il benvenuto nel paese in cui è nata, e dal quale è fuggita, non è dei più calorosi. Stanno accadendo fatti inspiegabili, morti ammazzati ovunque e nessuno che sappia, o capisca, chi ci sia dietro questi omicidi. Wynonna potrebbe sapere chi e cosa cercare, se non fosse che chiunque in paese pensa sia una pazza psicopatica, falsa e codarda che ha ammazzato suo padre prima di perdere completamente la testa. Wynonna però ha ragione: è colpa del suo bisbisnonno Wyatt Earp se la vita a Purgatory si è fatta un tale casino, soprattutto per tutti i suoi discendenti. Colpa di una maledizione che vede la resurrezione di tutti e 77 i fuorilegge che Nonno Earp ha ucciso durante il suo mandato da sceriffo, servito fedelmente dalla Pacificatrice, la sua pistola. 77 demoni umanoidi che ciclicamente ritornano in vita al compimento dei 27 anni del più grande degli Earp di quella generazione, pronti a tornare tra le fiamme dell’inferno per mano sua o pronti ad ucciderlo prima che avvenga il contrario. Questi morti viventi, chiamati appunto Redivivi, sono la causa degli omicidi a Purgatory, un piano da loro ideato ottenere l’attenzione di Wynonna, far tornare l’Erede all’ovile e ucciderla.

Aiutata dalla Pacificatrice, dalla sorella Waverly, l’Agente Marshal Dolls e un gruppo di altri sgangherati compagni, Wynonna dovrà rimandare i non-morti all’inferno e scoprire come spezzare la maledizione che pende sopra la propria testa.

Perché ci piace

Per l’ironia. Quando mai si è sentito accogliere il protagonista nel suo ritorno a casa con un “Wynonna Earp. Sei tornata. Chi ti vuole bene non ha sofferto già abbastanza?”

La serie è deliziosamente costellata di battute, frecciatine, prese in giro, tutte messe al momento giusto. La serie, in questo modo, diventa assolutamente godibile in maratona e non stanca mai. Essendo comunque un drama, ha i suoi momenti di serietà, trattati con maturità. Si tratta della storia di una ragazza che ha visto il padre picchiato da un gruppo di demoni e si è trovata a sparargli per cercare di proteggerlo. Ha visto la sorella rapita e seviziata sempre dagli stessi demoni ed è cresciuta come la pazza del paese. Wynonna ha una marea di problemi che la portano a fare affidamento sull’alcol e a fuggire dalle sue responsabilità. Che razza di eroina potrebbe mai essere? Eppure nel suo modo deviato, non c’è nulla che Wynonna non farebbe per proteggere chi ama, sacrificando se necessario anche se stessa.

Per la dolcezza. Le relazioni familiari, amorose, di amicizia o solo lavorative sono sgangherate e disfunzionali, ma funzionano perché di base c’è amore e rispetto tra tutti.

Per Wynonna. Che da sola potrebbe spostare una montagna e che amo immensamente perché, tra tutti, lei è il personaggio migliore.

Per i cattivi. Che fanno schifo, sono sporchi e crudeli, ma che in fondo sono anch’essi rinchiusi in un ciclo infinito di vita e morte, senza possibilità di scelta se non quella di cercare di sopravvivere.

Gli episodi scorrono come una montagna russa tra risate e momenti seri, con proiettili che volano, botte da orbi e non c’è modo di non innamorarsi di questo gruppo disomogeneo di personaggi, tra demoni, immortali, redivivi e quant’altro. Parola di Earper!

Nel cast: Melanie Scrofano, Dominique Provost-Chalkley, Katherine Barrel, Tim Rozon.

Vi lascio il trailer della prima stagione:

Non fatemi arrabbiare e correte a vederlo, oppure l’ira della Pacificatrice si scaglierà su di voi! Fatemi sapere le vostre impressioni qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggerò con gioia.

G.

#WynonnaEarp