I Medici – Masters of Florence 01×03/04 Recensione

Ben tornati, messeri e madame, per questa nuova recensione de I Medici! La gloriosa Firenze del XV secolo è tornata a splendere sui nostri schermi in un altro nuovo, appassionante doppio episodio. Non ci tratterremo oltre dal dirvi che non solo la serie continua a piacerci, ma addirittura queste due puntate ci hanno convinte ancor più delle precedenti! La storia è entrata nel vivo, la trama si articola in maniera più chiara coinvolgendo più personaggi, c’è più azione. Adesso siamo al giro di boa e le emozioni non accennano a diminuire!

La trama

Come anticipato sul finale dello scorso episodio, una terribile minaccia è arrivata a Firenze: la peste. Mentre i poveri sono costretti a rimanere in città, con un alto pericolo di contagio, i ricchi si spostano nelle residenze di campagna. Ecco quindi che tutta la famiglia Medici parte per un’allegra scampagnata (alla Decameron di Boccaccio) e, durante un banchetto, viene rivelato che Cosimo aveva un gemello di nome Damiano. Ma vi rendete conto dell’importanza della scoperta? Potevamo avere ben DUE Richard Madden sullo schermo! Scopriamo poi che questi è morto da bambino (sob) e da sempre Cosimo è stato ritenuto responsabile di questa sciagura, crescendo così con la riprovazione e la scarsa stima dei genitori. Il karma sembra però fare il suo corso e la malefica vecchia madre è oramai prossima alla morte – tanto che decide di confessare a Cosimo che in realtà è orgogliosa di lui e dell’uomo che è diventato. La donna non è l’unica a stare male, infatti la povera Lucrezia perde il figlio che aspettava da Piero. Nel frattempo, Cosimo segue il consiglio della madre e torna a Firenze, per seguire da vicino i lavori dell’amata cupola autoportante e per non perdere il controllo sulla città. La situazione non è però delle più rosee, perché Rinaldo degli Albizzi (te possono ammazzà ora) fa di tutto per screditare Cosimo e prendere il potere: prima lo accusa di usura di fronte alla Signoria, poi convince il popolo morente che la peste sia una punizione di Dio per il peccato di Cosimo. Con un colpo di genio, il protagonista fa trasferire tutti i malati nel duomo, ben sapendo che l’avversario non avrà il coraggio di entrare. Albizzi, però, lo convoca con l’inganno alla Signoria e, tendendogli un’imboscata, lo fa arrestare.

Cosimo viene formalmente accusato di usura e anche di aspirare a divenire il prossimo tiranno di Firenze. Per questo motivo, Albizzi propone per lui addirittura la pena di morte. Grazie ai flashback, scopriamo finalmente il perché di così tanto astio di Rinaldo nei confronti dei Medici: il vecchio Giovanni de’ Medici aveva usato i figli, in particolare Cosimo, per entrare in confidenza con Albizzi ed ottenere informazioni. Saputo che, in seguito alla perdita di una nave da carico, la famiglia era andata in bancarotta, Giovanni ne aveva approfittato per estromettere il padre dalla Signoria. Insomma, non proprio una mossa elegante. Nel presente, vediamo Cosimo chiuso in cella, in attesa del suo processo, fiducioso che le cose andranno bene. Come cautela, inoltre, fa recapitare da Contessina – per la quale, abbiamo scoperto nel frattempo, nutre una sincera stima e affetto – un messaggio a un suo ex sostenitore, per farlo tornare dalla sua parte. Al processo non è capace di difendersi perché viene preventivamente avvelenato, quindi è Piero a fare le sue veci e, nonostante il discorso poco assertivo, la Signoria sembra dargli ragione. Peccato che venga scoperta la corruzione dell’ex sostenitore e il destino di Cosimo sembri oramai spacciato. Fallita la speranza, fallita la corruzione, Lorenzo de Medici – con l’appoggio di Sforza – è pronto a bruciare Firenze e tutti i suoi cittadini. Per fortuna, in maniera meno drastica, decide di intervenire Contessina, che piomba a cavallo al consiglio della Signoria e, con un accorato discorso, convince tutti a commutare la pena di morte in esilio. Cosimo, pronto a morire per il bene e il futuro della sua famiglia, non prende ottimamente quest’iniziativa e se ne va da Firenze, portando con sé tutto ciò di cui ha bisogno. Tranne la moglie.

Momenti Top

  • Il femminismo di Contessina: la moglie di Cosimo aveva dimostrato già la settimana scorsa di avere carattere, ma in questi episodi è stata fenomenale. Dimostrando due palle grandi come una casa, non ha paura di rivelarsi per come è: forte, appassionata, pronta a tutto per proteggere chi ama, tenace da affrontare chiunque, indipendente e femminista. Le donne sono considerate utili solo per riprodursi? Non per Contessina, che afferma con fierezza come una donna abbia molti mezzi con cui acquisire rispetto agli occhi altrui.

Renditi indispensabile e nessuno avrà motivo di escluderti.

  • La morte della vecchia madre: ci dichiariamo colpevoli di cattiveria e istigazione all’odio, ma la madre di Cosimo era una persona maligna e subdola. La sua malattia è stata tirata anche troppo per le lunghe, tra rantoli e sospiri. Al momento della dipartita è scattata la ola tra il pubblico! Se lo negate siete solo troppo poco onesti per ammettere la verità che alberga nel vostro cuore.

  • Il calcio in costume: la tradizione secolare fiorentina rappresentata sul piccolo schermo è stata piuttosto emozionante da vedere. Giusto un po’ di botte e violenza a gratis (ma ehi, è davvero così!), però tutti quei bei maschioni sudati non si disprezzano affatto.
Per non dimenticare: il sacrificio di Madden durante le riprese.
Per non dimenticare: il sacrificio di Madden durante le riprese.
  • L’entrata a cavallo in Signoria: al grido di “Col cavallo in tribunale andiamo a comandare!” di Contessina feat. Rovazzi, abbiamo assistito a una delle entrate in scena più epiche mai vista. Non solo era una donna a presentarsi alla Signora, ma era una donna entrata di gran carriera in groppa a un cavallo bianco!

Momenti flop

  • Epic fail di Lorenzo il Magnifico: la settimana scorsa il web era impazzito alla notizia della gravidanza di Lucrezia, già pronto ad acclamare la nascita del più illustre e noto membro della famiglia. Peccato che i più ignoranti – COME ME – non pensassero minimamente alla possibilità dell’interruzione di gravidanza, scoprendo con tristezza che quello in caldo nella pagnotta non era l’atteso Lollo, ma un povero bimbo ignoto mai nato…

  • La distruzione del modellino della cupola: Cosimo, in un momento di frustrazione in cui vede oramai persi l’affetto e la stima di Firenze, distrugge il progetto della cupola. Un colpo al cuore durissimo da superare.

  • Albizi in versione Giovanni re fasullo d’Inghilterra: possiamo anche minimamente concedere un po’ di comprensione per la spiacevole soffiata sulla bancarotta, ma il suo perseverare nell’odio, il continuo ripetere “E’ un inganno!” e, soprattutto, l’ignobile imboscata ai danni di Cosimo non hanno scusanti. Siamo di fronte a Giovanni re fasullo d’Inghilterra e il suo scagnozzo avvelenatore è Sir Bis. Anche basta, grazie, ridateci Cosimo Cuor di Leone.

  • Cosimo arrabbiato abbandona Contessina: qui abbiamo veramente un grande, immenso, gigantesco NO. Dopo tutto quello che ‘sta povera donna ha fatto per te negli anni, dopo le ostilità che le riservavi all’inizio, dopo che ti ha fatto risparmiare la vita, hai davvero il coraggio di arrabbiarti ferocemente con tua moglie e partendo per l’esilio asserendo che lei non rientra tra ciò di cui hai bisogno? Una sola parola: VERGOGNA. Che comportazione è mai questa eh Cosimo? Che ti ci hanno drogato in prigione? Che ti sei scimunito figlio mio?
Le ultime parole famose

Personaggio IN

Contessina de Bardi

Personaggio OUT

Rinaldo degli Albizzi

Eccoci quindi giunti alla fine di questa lunga recensione, speriamo l’abbiate letta tutta! Come sempre vi invitiamo a commentarci qui sul blog o su facebook, dicendoci cosa ne pensate. Siete ancora entusiasti come noi? Nel frattempo passate dai simpaticissimi Cupola autoportante, nonché dalle nostre amiche Lost in series e The world of two fangirls. Inoltre non dimenticatevi di noi sia su facebook, che su twitter, così da sclerare malissimo durante le dirette.

A martedì prossimo,

-V. & G.

#IMedici