Pretty Little Liars 07×12 Recensione

Buonasera bugiardelli e ben ritrovati con una nuova recensione di Pretty Little Liars! Anche questa puntata non è stata esplosiva come un tempo… La paura è che stiano tenendo troppo, TUTTO, per gli ultimi episodi. Io intanto prego vivamente i santi Dei del botulino che il cerchio si chiuda perfettamente, ma… ahimè, non ci credo davvero.

La trama riparte da dove eravamo rimasti, ovvero Hanna che cerca di accoltellare il Jumanji e tutte che infamano Spencer. In mezzo alle inutili attività delle liars, due gli avvenimenti principali che spiccano in questa 07×12:

  • Il ritorno di Jenna: chicchettosa come non mai, col suo bastoncino rumoroso e i suoi 4 altri sensi ultrasviluppati, torna la cieca più diabolica del pianeta. Per essere una ricercata, arriva indisturbata alla centrale senza che nessuno la noti. Sniffa l’aria riconoscendo Spencer. Ci delizia con un’interpretazione da Oscar e una storia strappalacrime. Indossa una copia esatta dell’abito creato da Hanna. Ha tempo di scannarsi prima con Mona, poi con Caleb. Va a concerti misteriosi con la scorta di scagnozzi altrettanto misteriosi. Regina indiscussa.

  • La mini Ali: se non bastasse la DiLaurentis, ecco qui la piccola bulla che segue le sue orme. ADDISON. Stendiamo un velo pietoso sull’originalità del nome e sulla sua somiglianza con l’alter ego Vivian Darkbloom. Infingarda, bugiarda, serpe velenosa, prevaricatrice, la giovane minaccia apertamente gli insegnanti. Spero che una giovane mini Paige decida di affogarla, così in amicizia.

Per quel che riguarda le nostre bugiardelle, analizziamo quelle che sono state le loro gesta, in realtà ben dimenticabili. Io quei dadi li avrei lanciati, almeno ammazzavano il tempo e la noia…

Spencer: la Hastings è ancora sconvolta dalle recenti scoperte sulla sua famiglia, tanto da non saper che pesci prendere. Decide quindi di optare per il pesce di Marco… ah no, si rivolge a lui cercando di dire una mezza verità alla polizia. Incredibile. Ragazzi, sono veramente euforico! Per il resto passa il tempo insultando papà Pietro zozzone tramite telepatia e sfanculando mamma Veronica. Ecco… Io sono una fiera sostenitrice di “i figli sono di chi li cresce”. Quindi ok, nelle tue vene scorre il sangue marcio delle Drake e i tuoi geni sono quelli di gente molto instabile mentalmente… Però chi ti ha cresciuta, educata e amata è stata Veronica Hastings. Lei è tua madre. Personalmente il suo discorso sul valore della loro casa, simbolo della famiglia, a me ha commosso molto. La lacrimuccia è scesa anche a Spencer, quindi spero che il suo cuore stia cominciando a perdonare. #UnaLacrimaSulViso

Aria: inutile, inutile, inutile. La sua storyline è inutile quanto una sciarpa per Maurizio Costanzo e noiosa quanto un documentario sul letargo degli orsi. Questa poveretta si ritrova con un fidanzato latitante, un matrimonio da organizzare e senza lavoro (?). Decide così di trascorrere il suo tempo litigando con giornalisti a caso e dandosi alla cucina. Cosa vuoi che sia preparare un banchetto di nozze? Degno di nota quello che era sicuramente un tentativo di avvelenare Nicole con un sacchetto di caramelle. #CaramelleNonNeVoglioPiù

Hanna: oramai è sempre più scazzata e coi capelli sfibrati ogni puntata che passa. Ha una crisi di nervi ogni 5 minuti e la sua impulsività viaggia a briglie sciolte. Insomma, praticamente è come me. High five sister! Anche la sua storyline dei vestiti non brilla, per fortuna ci sono le (troppo poche) interazioni con Mona a ravvivarla. Rimarcabile l’idiozia della nostra bionda del cuore nel lanciarsi a capofitto nella bottega del calzolaio, al buio, in mezzo ad attrezzi infernali che Saw l’Enigmista scansate. Altro che signor Tenerelli… questo ha un covo degno di un serial killer e ovviamente Hanna non poteva che rimanere intrappolata in gabbia, rivivendo gli incubi del suo precedente rapimento. #NellaMiaGabbiettaIoStoDaReQuiQuelGattaccioNonArriverà

Emily: innanzitutto revoco alla Fields il titolo di regina degli Universitari Di Merda che le avevo dato. Avevo completamente dimenticato come non fosse ancora sprovvista di laurea, bensì avesse ricevuto l’aiuto di A.D. per ottenerla. Buuuuuuuu. Al grido di “Meglio fuoricorso a vita che con una laurea rubata!” faccio calare il sipario su questa storia. Per il resto, devo davvero commentare un’insegnante (?) adulta (?) che si riduce a insultare, minacciare e bullizzare una sedicenne – per quanto infame sia? No, non credo sia necessario. Poi ditemi che la povera Paige non deve reagire male, circondata com’è da questa massa di dementi… #NessunoMiPuòGiudicare

Alison: dopo gli insulti della settimana scorsa, ecco che qui la DiLa è tornata in versione agnellino. In pratica non fa una mazza tutto l’episodio, tranne offrire – incredibilmente in maniera del tutto gratuita – supporto morale a Emily. #MaTuChiSei

Miglior personaggio: Jenna.

Peggior personaggio: Emily.

Voto alla puntata: 7– perché sono buona. Non è successo granché ma non ci sono stati nemmeno motivi per dire “Bleah”. Senza infamia e senza lode.

La domanda della settimana: se mai Aria ed Ezra riusciranno ad arrivare all’altare, al matrimonio avremo l’onore di rivedere i fratellini minori degli sposi? Quel Mike oramai licantropo a Beacon Hills e quel baby Fitz che Aria si limonò nella lontana terza stagione? #IoNonDimentico

E voi che ne dite? Questa puntata vi ha convinti o aspettate che la situazione a Rosewood si movimenti? I manzi torneranno a popolare i nostri schermi? Ma soprattutto… non sembra anche a voi che per il momento A.D. sia troppo buono con le liars? Tranne con Hanna, evidentemente le bionde gli stanno antipatiche. Fatemi sapere che ne pensate commentando qui o sulla nostra pagina fb Gli scleri di una fangirl.

Alla prossima recensione di Pretty Little Liars. Attenzione ai calzolai,

-V.