The 100 04×09 Recensione – DNR

DNR, ‘Do Not Resuscitate’, letteralmente “da non rianimare”, è il codice che negli Stati Uniti viene scritto in cartella medica nel caso un paziente non volesse subire trattamenti rianimatori dopo un arresto cardiaco. In questo nono episodio di The 100, attraverso le strazianti storie dei personaggi, veniamo messi di fronte alle decisioni che tutti prendono riguardo al proprio destino. E’ in arrivo l’onda radioattiva che in sei giorni spazzerà via il genere umano, c’è una guerra tra Clan da evitare a tutti i costi e non si è ancora trovata una soluzione scientifica che sia di aiuto concreto. Non essendoci più tempo da perdere, ognuno arriva al punto di decidere come vorrà dare l’estremo saluto.

LEXAAAAAA

Da una parte non potevamo avere altri che Jasper. E’ lui che raccoglie intorno a sé un piccolo gruppo di persone e decide di annegare ogni minuto rimanente in alcol e divertimenti. Come ultima accolita trova Harper, che ha lasciato morire non solo un ragazzo sotto la pioggia acida, ma a quanto pare anche la sua voglia di combattere. Il senso di colpa, i rimpianti e l’impotenza si abbattono su di lei e la ragazza subisce, arrivando al punto di credere che sia meglio morire, più che tentare il tutto per tutto.

Le scene con Monty sono strazianti: il giovane si trova a dover abbandonare ragazza e migliore amico, avvolti in una spirale distruttiva che non sembra lasciar loro speranza e decide di seguirli, conscio che senza di loro, un’ipotesi di vita non esiste.

Per chi una scelta l’ha presa e ha deciso di morire, qualcun altro scelta non ha. Raven sembra non aver altro destino che soccombere al suo stesso corpo. Il ritorno di Becca sugli schermi è agrodolce: se da una parte ero felice che la dottoressa avesse fatto ritorno con le sue brillanti idee, dall’altra il fatto che sia tutta un’allucinazione di Raven mi spaventa enormemente. E’ la conferma che il cervello della ragazza sta collassando, che non regge più il carico che si autoinfligge e che presto cederà. L’unica cosa che può lasciarmi l’ombra di un sorriso tra le lacrime è che Raven sta usando le sue ultime energie per tornare nello spazio, a fluttuare leggera tra le stelle come ha sempre amato fare. Detto questo, se gli scrittori si azzardano a farla fuori io faccio un casino.

Menzione particolare al momento di rappacificazione tra Murphy e Raven. Dopo tutto l’odio e il dolore che i due si sono inflitti, è stato straziante il loro saluto, il vederli abbracciarsi finalmente senza più rancore. Lo dico semi-citando Murphy: gli scarafaggi sopravvivono sempre e c’è presto un corvo pronto ad alzarsi in volo. Io, per sicurezza, già piango.

A Polis tira tutta un’altra aria e come sempre si rivela essere teatro dei momenti più interessanti degli episodi. Il tutto si può riassumere in un nome: Clarke Griffin. Loro possono dire quello che vogliono, ma non dovrebbero più stupirsi di averla come leader. Perché Clarke è nata per negoziare, per mediare e comandare. Ne abbiamo la prova in DNR perché furba e silenziosa piega tutti al proprio volere ed è ad un soffio dal vedere i problemi risolti. Cosa va storto? Roan è altrettanto attento e degno di essere un capo per il suo popolo e Abby è decisamente fuori di testa. Ad un niente dal vedere Clarke venire proclamata Heda, la cerimonia di Ascesa viene interrotta, il piano di Clarke smascherato e un nuovo Conclave indetto.

Ora, non so voi, ma io sono stata tentata di buttare il pc dalla finestra tra le urla. Ho desiderato ardentemente di vedere Clarke Comandante, l’ho voluto e creduto fino alla fine e quando tutta la magia è svanita mi sono sentita svuotata. Quanto sarebbe stato bello se fosse accaduto? Quanto? Troppo, appunto.

E’ l’unica che può veramente salvarli tutti, l’unica di cui dovrebbero fidarsi e alla quale dovrebbero affidarsi, ma sono troppo ciechi, troppo rancorosi e belligeranti per pensare anche solo per un momento a lungo termine, oltre i sei giorni, oltre l’apocalisse.

Mi deludono quindi Abby e Indra che dimostrano di non riuscire ad avere un pensiero critico abbastanza sgombro da pregiudizi per vedere veramente quanto Clarke sta cercando di fare. Salvarli tutti, come sempre.

Perché non abbiamo sofferto abbastanza.

In una Battle Royale come quella che si sta sviluppando all’orizzonte, gli Sky People non hanno una minima possibilità di vittoria. Il Conclave prevede l’uso di tecniche terrestri, bandisce le armi da fuoco e ogni Clan ha a disposizione un unico campione da mandare in campo. Seriamente pensano di potercela fare? Se non fosse che, grazie a tutti i santi riuniti, Octavia fa la sua comparsa a Polis in sella ad Helios, stanca già di zappare e concimare la terra. Esattamente come Clarke, la giovane Blake è l’unica che potrebbe dare una possibilità di salvezza al Popolo del Cielo e per fortuna è nel mood giusto per aiutare a conquistare il bunker, che può contenere 1200 persone e potrebbe essere diviso in parti uguali. Ma no, perché fare le cose con senso logico se ci si può sbudellare amabilmente?

Per questa settimana è tutto, sapete che, se volete, potete lasciarmi le vostre impressioni qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggerò con gioia. E ricordate:


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L’associazione Night Sky Events sta organizzando la prima Convention italiana di The 100 a Milano, 28 Maggio 2017 e ci sono un sacco di novità! Ad attenderci, come ospiti, Jessica Harmon e Jarod Joseph! Ne vedremo delle belle!

Passate inoltre dalle magnifiche affiliate per la serie: DeCentoBob Morley italian source» I’m gonna need a better reason. » I can’t lose you too. ϟ The 100Telesimo che ringraziamo infinitamente per la collaborazione. ❤️

May we meet again,

G. kom Serieskru

#The100