The 100 04×02 Recensione – Heavy Lies The Crown

Bentornata Serieskru, mio Quattordicesimo Clan. Siamo solo al secondo episodio di questa quarta stagione di The 100, ma in Heavy Lies The Crown ci troviamo già davanti a scelte difficili, incomprensibili, personaggi divisi e combattuti. Come al solito, direte voi.

I personaggi si stanno assestando nei loro nuovi ruoli, stanno capendo come affrontare il futuro, chi guardando lontano di sei mesi, chi invece decidendo di compiere azioni con conseguenze più immediate. La trama si sta sviluppando con calma e noi seguiamo con curiosità il cammino che gli scrittori hanno deciso per noi.

E’ in questo scenario che si muovono al momento Clarke, Bellamy, Raven e Roan. Ognuno di loro ha ricevuto, più o meno in maniera ufficiale, un ruolo all’interno del proprio gruppo di appartenenza e deve fare di tutto per riuscire a risultare il più autorevole possibile.

A Polis, Roan non è ben visto dai Clan. Vuoi perché sia spuntato fuori quasi dal nulla, vuoi perché la situazione presente non va mai bene a qualcuno, il nuovo leader fatica ad affermarsi. Il Re riceve da Raphael, l’Ambasciatore dei Trishanakru, una sfida in singolar tenzone, una sfida che non può rifiutare. La situazione è tragica perché il Re non è fisicamente in grado di lottare per sé e non può lasciare che Echo lo faccia al posto suo in quanto minerebbe la propria validità nei panni di leader.

Ai laik Heda. Non na throu daun gon ai.

Così sembrerebbe inevitabile il dover affrontare uno scontro perso in partenza e il dover affrontare le conseguenze di una sconfitta certa. Le conseguenze sarebbero pesanti su più fronti: non solo Azgeda ne risentirebbe, ma la minaccia arriva diretta anche agli Skaikru, che più che mai necessitano di Roan sul trono (per le ragioni sottolineate nella recensione della settimana scorsa).

In un’ottica di Jus Nou Drein Jus Daun, Kane e Octavia tentano in ogni modo di convincere l’Ambasciatore a desistere dalla folle idea di sfidare Roan, senza riuscirci. In un contesto del genere è troppo pericoloso continuare ad attendere oltre, cercare di fare della buona politica, quando in realtà dall’altra parte c’è una persona che non ha intenzione neppure di valutare la proposta, così vediamo Octavia mettere in atto l’ultima possibilità rimasta nella manica degli Sky People: infilzare al cranio l’Ambasciatore dei Trishanakru e farla passare per morte naturale.

L’azione di Octavia può essere riprovevole quanto volete, ma ritengo che non ci fosse altro da fare e che la posta in gioco fosse troppo alta per non tentare il tutto per tutto. Fintanto che la sete di sangue della giovane Blake verrà usata per salvaguardare il futuro pacifico della Coalizione sono totalmente d’accordo con certi tipi di scelte. Abby e Kane si sono accorti di questa attitudine all’omicidio della ragazza e la guardano con disapprovazione e sospetto, ma spesso non c’è possibilità di scelta.

Un altro personaggio che si trova ad affrontare un dilemma morale importante è Bellamy.

Nel tentativo disperato di trovare un luogo in cui rifugiarsi per quando il Primfaya colpirà la loro zona, i ragazzi si rendono conto che la Stazione Alfa, la parte di Arca nella quale hanno stabilito la loro piccola civiltà, è il luogo più adatto, ma è un rottame e ha necessità di essere sistemato per poter tollerare una tale onda radioattiva. Inoltre, la stazione da sola non è in grado di sostenere le necessità di 500 persone, soprattutto a livello di risorse idriche. E qui nasce il bisogno di raggiungere la Stazione Agricola, in territorio Azgeda, per recuperare un generatore idroelettrico da portare ad Arcadia. La spedizione non procede come previsto, gli abitanti della zona hanno occupato la stazione appena quella si è schiantata al suolo, uccidendone parte degli occupanti e prendendo in schiavitù i restanti. Quelle persone sono Sky People, è naturale che Bellamy si senta in dovere verso di loro e che voglia fare qualcosa per loro. E’ naturale anche in relazione a tutti gli sbagli che ha commesso la scorsa stagione e alla sua necessità di sentirsi in pace con i propri demoni.

Parliamoci chiaro: qualsiasi decisione Bellamy avesse preso, avrebbe sbagliato.

La situazione non presentava una scelta facile o una difficile. Semplicemente, qualsiasi opzione portava ad una perdita. Sia portare il generatore idroelettrico ad Arcadia, sia perderlo in virtù della vita di quelle persone, ogni chiamata presentava una ragione uguale e contraria per la quale incolpare il ragazzo. E così è infatti. Personalmente, avrei deciso l’opposto, avrei portato il generatore ad Arcadia e sarei tornata a prendere gli schiavi, magari informando Roan della situazione e, spingendo sulla novella appartenenza alla Coalizione, avrei preteso venisse fatta giustizia. Ed è esattamente questo aspetto che ora mi preoccupa: come potranno giustificare un tale spargimento di sangue Azgeda ora che fanno parte della Coalizione? Quali conseguenze si abbatteranno sugli Skaikru ora che hanno deliberatamente attaccato un altro clan?

Io credo che Bellamy non abbia avuto la finezza necessaria per capire cosa e quanto rischiare, che si sia lasciato trasportare dal momento e dai suoi sentimenti, lasciandosi distrarre. Sì, ha salvato 25 persone che erano in pericolo, ma per farlo non si è reso conto di quanto altro pericolo ha scatenato intorno a sé.

Clarke e Raven possono tentare di spiegargli un altro punto di vista, cercare di farlo ragionare sul futuro, sul bene di tutti, ma Bellamy è uno di quei personaggi che per capire le cose ha bisogno che gli esplodano in faccia.

Le ragazze, in questo secondo episodio, sono state fenomenali. Clarke e Raven sono una coppia incredibilmente intelligente e hanno nelle mani la sopravvivenza di tutti. Non basta infatti riuscire a rendere Arcadia un luogo sicuro, bisognerà riuscire a mettere al sicuro tutti quanti, come promesso da Clarke a Roan. Non l’hanno chiesto, tutto quel potere, eppure non esitano un secondo a spogliarsi delle loro vite per gettarsi anima e corpo in questa missione impossibile. Lo hanno sempre fatto e ora che sono fisicamente fianco a fianco, promettono solo grandi cose.

I’m not the Chief.

I’m not the Chancellor, but here we are.

 

Altri momenti o personaggi degni di nota:

  • Jaha: premettendo che questo suo arco narrativo di redenzione verso la luce mi sta urtando l’anima come solo lui può fare, la sua passata esperienza di Cancelliere di merda potrebbe insegnare qualcosa ai Cento, per esempio tutto quello che NON bisogna fare. Jaha è la prova vivente di quanto di sbagliato c’è nel mondo.
  • Jasper: continua a risultare sempre più intollerabile, ma una cosa mi ha colpito. In un confronto con Clarke, la ragazza gli domanda se lui non avesse voglia di sopravvivere. Jasper non vuole limitarsi a sopravvivere, lui vuole vivere, vuole riuscire ad andare oltre all’istinto di salvarsi la pelle. Questo particolare, questo scambio di battute con Clarke è importante, perché Clarke la sensazione di volere di più la conosce, anche lei si è domandata spesso se la vita non fosse più di semplice sopravvivenza.

 

  • Kabby: ASDFHJKL. Io non me l’aspettavo ok? Non dopo i titoli di testa, non così all’improvviso! Una gioia vi rendete conto???

 

  • Ilian: è un grounder dei Trishanakru e cerca vendetta perché sotto controllo di ALIE ha massacrato la famiglia. Lui incolpa gli Skaikru per quelle azioni sconsiderate, ma non ha capito che la colpa è solo sua, povera stella. Ora, non so come finirà il rapporto con Octavia e non so se il fatto che l’ultimo nome che ha sentito sotto influenza di ALIE fosse proprio quello di Clarke lo spingerà a cercare la nostra amata bionda, ma sono curiosa di vedere in azione l’ex-sirenetto.

 

  • Riley: ora mi spiegate, MA CHI CAZZO E’ STO RILEY???

 

Per questa settimana direi che ne ho dette abbastanza, fatemi sapere le vostre impressioni qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggerò con gioia.

Vi ricordo che l’associazione Night Sky Events sta organizzando la prima Convention italiana di The 100 a Milano, 27/28 Maggio 2017 con nientepopodimenoche BOB MORLEY come primo ospite annunciato!

Passate inoltre dalle magnifiche affiliate per la serie: DeCentoBob Morley italian source» I’m gonna need a better reason. » I can’t lose you too. ϟ The 100Telesimo che ringraziamo infinitamente per la collaborazione ❤️

A presto,

G.

Ironia sottile come un baobab <3

#The100