The 100 04×04 Recensione – A Lie Guarded

Se la scorsa settimana ero polemica, questa settimana sono furiosa. Questa è la prima frase che ho scritto giovedì, tre secondi dopo aver terminato di vedere A Lie Guarded. Generalmente, a caldo dopo un episodio di The 100, apro l’editor per buttare giù le impressioni più urgenti e poi sparisco per giorni, mentre inconsciamente somatizzo quello che ho visto. Per cui ad oggi, posso assicurarvi che non sono più furiosa, ma non smetto di essere polemica, come al solito.

Polemica perché avevo questa ingenua credenza che, se una persona viene trafitta da parte a parte da una spada e sopravvive, il volo d’angelo in un dirupo profondo centinaia di metri e lo schianto con una superficie d’acqua fossero sufficienti a spedire una persona nell’aldilà con biglietto di sola andata: sono proprio un’ingenuotta ignorantella. Mi guardo indietro a chi è sopravvissuto prima di Octavia a situazioni al limite del credibile (Jasper fiocinato al petto come una balena e Jaha rientrato sulla terra a cavallo di un razzo spaziale con il casco crepato, per fare due esempi) e continuo a dire che le vere armi letali in The 100 sono i proiettili vaganti. *pun intended A LOT*

Rassicuro chi mi sta leggendo che sono terribilmente sollevata che Octavia sia sopravvissuta, anche se in maniera assurda, perché un lutto di quella portata vi giuro non sarei riuscita a tollerarlo. Octavia farà ritorno ad Arkadia (sempre che Helios riesca a capire cosa lei volesse intendere con “casa” considerando che sono quattro stagioni che la ragazza non sente di appartenere ad un luogo) giusto in tempo per avvertire gli Sky People del disastro diplomatico in corso a Polis.

Nella capitale del mondo Grounder le cose sono completamente allo sbaraglio e quello che Octavia ancora non sa è che anche ad Arkadia la situazione non è un carnevale di Rio.

La morale si potrebbe riassumere così: mentire non è la soluzione ai problemi, mentire li allontana solo momentaneamente, ma appena la verità viene a galla è un casino per tutti.

A Polis, Bellamy arriva al cospetto di Roan dopo che Echo lo ha catturato mentre cacciava in territorio Azgeda. Echo ha estorto informazioni sensibili dal ragazzo che cacciava con Bellamy, così ora Roan è a conoscenza che ad Arkadia stanno lavorando per mettere in sicurezza la Stazione Alfa e subito accusa gli Sky People di fare il doppio gioco. Benché il punto di vista di Roan sia inattaccabile (se ci poniamo nei suoi panni), come possiamo pensare che lui avrebbe accettato di buon grado la verità della situazione? Come possiamo pensare che davanti ad un “guarda, noi ci proviamo a salvare le chiappe di tutto il mondo, ma se non riuscissimo, lasciaci tentare di salvare almeno le nostre” avrebbe scrollato le spalle d’accordo? Kane ha tutte le ragioni del mondo per avergli tenuto nascosto quel particolare, soprattutto se pensiamo che Roan non è culturalmente in grado di comprendere a fondo la difficoltà scientifica della missione che gli Sky People si sono messi in testa di fare. Roan parla di blasfemia perché non possiede conoscenze, perché per lui la scienza è al pari della religione e, soprattutto, lui non crede in quella religione che è la scienza. Punto.

La decisione di dichiarare guerra agli Skaikru è diretta conseguenza di questa ignoranza. Dichiarare guerra al clan che potrebbe trovare la soluzione al problema del Praimfaya e dichiarare guerra anche ai Trikru per via della forte coesione tra i due clan è da folli, chiaro esempio di quanto Roan sia ancora lontano dall’essere un buon leader.

Ad Arkadia, come dicevo, la situazione non è delle migliori, ma non termina male come a Polis. Ci mostrano una scena terribilmente dolorosa da vedere, quella in cui Clarke è alla mercé del proprio popolo, mentre feroce le sputa addosso tutto l’odio che prova per lei una volta che la lista delle 100 persone stilata dalla ragazza viene resa pubblica. Ho sofferto nel vedere come gli sforzi di Clarke non vengano apprezzati da nessuno, come ogni scelta che prende venga tacciata in malafede, come se dietro ad ogni sacrificio che lei decide di compiere non ci sia solo il bene per il suo popolo. E’ stato un teatrino odioso.

Loro non capiscono perché Clarke si sia eretta a loro leader? Non capiscono perché si sia arrogata la capacità di scegliere chi vive e chi muore? Chi altro avrebbe potuto farlo? Quando c’è stato da decidere del futuro di tutti non ho visto corse sfrenate nel prendere quelle decisioni, non ho visto persone interessate ad immolarsi per il bene superiore, mi è sempre parso che nel bene o nel male, “pensaci tu Clarke” sia stata sempre la soluzione a tutti i loro problemi. Le ragioni dietro la scelta di ognuna di quelle persone sono ragioni valide, prese in relazione a storia medica, capacità tecnica individuale, più che a sentimento. L’unico nome inserito a sentimento, se proprio vogliamo metterla così, è proprio quello di Clarke, che però non ha inserito lei! La presenza di Clarke su quella lista non proviene dalla volontà della ragazza di salvarsi, sappiamo benissimo che lei non ci si sarebbe messa, eppure quando Bellamy scrive il suo nome al centesimo posto, non fa una piega per cambiare le cose. Clarke è stanca e si nota in ogni suo gesto.

Jaha corre in aiuto e propone una sorta di Mietitura alla Hunger Games, ma invece che sorteggiare i nomi dei destinati a morire nei giochi della fame, si estrarranno i nomi di coloro che potranno beneficiare di un posto al sicuro dell’Arca, benché sia totalmente fuori da ogni senso logico permettere al caso di scegliere coloro che dovranno ripopolare la terra. Questa folle idea di Jaha trova consensi tra gli Sky People, perché mette nelle mani di ognuno di loro la responsabilità ad elevarsi verso l’altro, a fare in modo di meritarsi la salvezza.

Il problema fondamentale non si è rivelata l’idea della lista, ma come Clarke l’ha proposta. Jaha, che probabilmente bluffa perché sa nel  profondo che Clarke in quella lista ci ha messo del senso, ha fatto credere a tutti che fossero degni di vivere, meritevoli di essere gli ultimi sopravvissuti, anche se sappiamo che no, non tutti meritano un tale onore.

La spedizione sull’isola di Becca comincia nel peggiore dei modi, con Luna che torna nel suo mood egoistico e minaccia di non permettere agli Sky People di usare il proprio sangue. Nyko, yu gonplei ste odon, è l’unico che riesce a far vacillare la sua sfiducia del popolo del cielo e l’intervento di Raven, benché con una pistola puntata addosso, la convince in maniera decisiva nel lasciare andare i suoi timori e a diventare finalmente necessaria al mondo. Aveva rifiutato di esserlo nel ruolo di Heda, ora invece può fare del bene senza doversi macchiare le mani di sangue. Speriamo bene.

Altri momenti degni di nota:

  • Jasper e la sua scenetta sotto pioggia acida segnano il punto più basso nel percorso distruttivo del ragazzo. Ora basta, gli autori devono seriamente fare qualcosa per lui perché così non si può andare avanti.
  • Emori sull’isola di ALIE mi è sembrato che sapesse molto più di quanto non abbia rivelato. Qualcosa nel suo atteggiamento mi fa pensare che la ragazza non sia stata completamente sincera. Vedremo se avrò ragione.
  • Dov’è Indra? Riportatela tra noi subito perché sono preoccupata, non si fanno certi scherzi.
  • Nel vedere Jaha in mezzo al laghetto ho goduto molto. Go float yourself Thelonius.

  • Raven ha accusato un forte mal di testa una volta sull’isola. Non vedo l’ora di sapere di cosa si tratta, sperando che non sia il presagio di un disastro.
  • Non ho un buon presentimento per quanto riguarda il futuro di Bellamy. Ora che crede che Octavia sia morta, per me è completamente oscuro come potrà reagire. Ha perso la persona più importante della sua vita e ora non so proprio cosa potrà accadere.

 

Sapete che potete lasciarmi le vostre impressioni qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggerò con gioia.

Vi ricordo che l’associazione Night Sky Events sta organizzando la prima Convention italiana di The 100 a Milano, 28 Maggio 2017 con nientepopodimenoche BOB MORLEY come primo ospite annunciato!

Passate inoltre dalle magnifiche affiliate per la serie: DeCentoBob Morley italian source» I’m gonna need a better reason. » I can’t lose you too. ϟ The 100Telesimo che ringraziamo infinitamente per la collaborazione ❤️

May we meet again,

G. kom Serieskru

#The100