The Shannara Chronicles 01×01-01×05 Recensione

La decisione di seguire The Shannara Chronicles l’ho presa un po’ a caso, il titolo mi è sovvenuto alla mente perché me ne parlò con molto entusiasmo una mia amica al liceo, reduce dalla lettura della saga letteraria di Terry Brooks, su cui la serie si fonda. Per cui, senza pensarci troppo, ho deciso di dargli una possibilità, e non me ne sto pentendo!
Posso dire tranquillamente che mi piace tutto della serie: gli effetti speciali sono pregiati, gli attori anziani apportano un senso di serietà e grande esperienza, il cast giovane è bello e pulito (ricordo che la serie è trasmessa da MTV, con la necessità di catturare un ampio pubblico, soprattutto adolescenziale) e porta sul piccolo schermo un fantasy più classico, rispetto allo urban che generalmente viene proposto in tv.
La storia è un’avventura epica, di quelle che capitano una volta nella vita e cambiano per sempre i destini dei protagonisti. I tre infatti, prima di venire catapultati nell’azione, vivono delle vite piuttosto ordinarie.
Wil, un mezzelfo appena rimasto orfano, decide di intraprendere un viaggio lontano da casa per diventare curatore e togliersi da dosso la sensazione di non essere stato in grado di salvare la madre malata. È un personaggio gradevole, eccessivamente altruista, insicuro, ma che si rivela essere discendente di una stirpe di guerrieri magici dalle gesta eroiche, il vero salvatore del mondo. Quello che porta a casa la pagnotta insomma. L’unico problema di Wil è che è fesso. Ma fesso a livelli indicibili. Si fa fregare ripetutamente da chiunque lo avvicini, ha un’innata fiducia nell’umanità che gli causa più problemi che soluzioni e più viene fregato, meno impara! Si trova al vertice di un triangolo amoroso (immancabile nelle serie teen) in cui non sa bene come comportarsi e finisce per fare danni a destra e a manca. Diciamo che quando ragiona, non lo fa propriamente con il cervello.
Amberle, principessa del popolo elfico, ha visto anch’ella il padre morire e vive da quel momento con un senso di inadeguatezza che la spinge a cercare di affermarsi all’interno delle posizioni che più contano nel regno degli elfi. Essa, infatti, prende parte a una gara senza esclusione di colpi per rientrare tra gli Eletti, un ristretto gruppo di persone che religiosamente si mette al servizio dell’Eterea, albero mistico al centro della Corte. Prima donna nella storia a proporsi nella gara e a vincerla, si rivela fondamentale nello svelare il destino delle Quattro Terre. Il potere che Ambele scopre di possedere la mette in diretto contatto con l’albero, che le mostra immagini di un passato orribile, che sta per ripetersi e che mette in allerta tutto il popolo elfico. La principessa, inoltre, è la prescelta per portare l’unico seme dell’Eterea in salvo e fare in modo che possa rinascere al sicuro. L’albero, infatti, sta morendo e con la sua morte si sta indebolendo anche il suo potere principale: quello di scudo al ritorno sulla terra dei demoni. La guerra tra stirpe demoniaca e le Quattro Terre è ciò che di più terribile ci si prepara ad affrontare. Amberle è piuttosto sveglia e intelligente, paga purtroppo la sua appartenenza aristocratica, risultando talvolta un po’ supponente e pretenziosa. Si sente attratta da Wil e nel rapporto con il mezzelfo rivela tutta la sua altezzosità: si sono scambiati due occhiate languide e già accampa chissà quali diritti e non nasconde una fastidiosa possessività, a mio parere piuttosto insensata a questo punto della storia.
Eretria, l’ultima del trio di eroi, è una ragazza nomade, che vive con repulsione la condizione di oggetto alla quale è relegata, essendo donna in una società maschilista e patriarcale, in cui si trova per nascita. Le sue azioni, più o meno condivisibili, hanno come unico scopo quello di liberarla dal giogo del padre, che non ha altro pensiero che venderla in moglie al migliore offerente. È il personaggio probabilmente più complesso tra i tre giovani. Non manca di tradire la fiducia di Wil e Amberle in maniera sistematica, salvo poi fare in modo di salvare la situazione, rimanendo sempre sul filo del rasoio della simpatia. Ha atteggiamenti sfrontati ed è egoista, non manca di sedurre ripetutamente quel gran fesso di Wil, riuscendo ad ottenere quello che desidera. Ha un rapporto burrascoso con Amberle, sia a livello di differenze di appartenenza sociale, sia ovviamente per questioni di interesse amoroso.
A rinforzo del trio, scombinato, disarmonico e inesperto, c’è Allanon, ultimo druido vivente sulla terra, depositario di una grande magia e ben a conoscenza di mondi oscuri e di futuri eventi catastrofici. Si risveglia da un lungo sonno nel momento in cui l’Eterea comincia ad indebolirsi e non manca di recuperare Wil, metterlo a conoscenza del suo destino e correre a Corte per raccattare la principessa ed Eretria.
Il viaggio dei tre è appena iniziato, mille eventi collaterali hanno trovato espressione in questi cinque episodi, ma non me la sono sentita di riassumervi tutto in maniera dettagliata. Come prima recensione alla serie quindi trovate un’infarinatura superficiale ai personaggi e alla storia, che ancora si trova ad ingranare e promette grandi cose nella seconda metà di stagione.
P.S. la sigla è veramente bella e se la battaglia bene con quella di The100, pregiatissima a mio parere.
Se volete condividere la vostra opinione, non esitate a commentare! Leggerò con molta gioia Emoticon smile
Alla prossima settimana! Ora che sapete in che ambito ci muoviamo, prometto una recensione più attenta e dettagliata. Non vedo l’ora!

G.

#TheShannaraChronicles