Top 5 moments of: Game of Thrones 06×02

Game of Thrones non delude mai e questa puntata di sicuro non deluderà i sadici irreparabili che ci sono tra voi, visto che a quanto pare in questo inizio di stagione il trend degli omicidi è in forte rialzo rispetto alle scene di sesso selvaggio a cui eravamo settimanalmente abituati.

Essendo il primo post della rubrica vi comunico che non farò recensioni. Conoscendo i miei limiti di concentrazione e la facilità con cui riesco a far degenerare i discorsi, mi limiterò a darvi delle impressioni personali su 5 momenti particolari di ogni puntata. 5 momenti che hanno colpito me in particolare, quindi non prendete tutto come oro colato…

  • Il colpo di scena inaspettato: tutti noi siamo abituati a prevedere qualcosa ed essere prontamente smentiti dal regista che fa esattamente l’opposto, e se ci riesce, farcendolo con qualche omicidio o incesto. Ecco, proprio per l’assenza di segnali questo colpo di scena è probabilmente quello che nessuno aveva visto arrivare, insomma: Hodor parla! (Se mi dite che nel profondo lo sapevate siete solo dei bugiardi).

 

  •  Il momento “odio profondo”: arriviamo ad Approdo del Re e la prima cosa che succede è che la Montagna fa una omelette contro al muro con la testa di un ubriaco e, vabbè, lo perdoniamo perché è un Clegane. Vediamo Tommen di fianco alla sorella morta e, nonostante sia inutile quanto un kayak senza remi, lo perdoniamo perché poverino sarebbe dovuto andare alle medie e invece tenta di governare un continente dove la gente si uccide per noia. Ma quando vediamo il Passero, che reputo la versione irritante di Martin Lutero, con quel suo fare finto umile, mi sale un crimine che se avessi una spadone a due mani decapiterei mezzo continente occidentale pur di vederlo crepare.

 

  •  Casa Bolton e le incomprensioni di famiglia: secondo me chi aveva detto “tenetevi gli amici vicini, e i nemici ancora più vicini” non aveva mai conosciuto i Bolton. Insomma nell’arco di 10 minuti il figlio accoltella il padre, assume il comando e porta la madre e il fratello neonato nel canile dove li fa sbrananare dai segugi della sua ormai defunta amante. Capisco che quel povero ragazzo abbia avuto dei problemi di mancanza di affetto nell’infanzia, ma forse dovrebbe farsi una tisana allo zenzero e rilassarsi cinque minuti prima di agire.

 

  • La goduria nel vedere sir Alliser fregato dal suo stesso piano: beh qui c’è poco da dire, Tormund salva tutti i buoni, fa capire ai cattivi chi è che comanda e si dedica ad una amabile conversazione con sir Davos davanti al cadavere di Jon. Insomma, sir Alliser è rimasto fottuto, avrei stappato una bottiglia di prosecco se l’avessi avuta sotto mano.

 

  •  Jon Snow nuovo campione di apnea: ovviamente la puntata ha alzato il tiro tutto negli ultimi 30 secondi quando l’eroe di tutti riemerge dalla morte con una boccata d’aria che ha fatto scaraventare le cuffie a 2 metri di distanza a chiunque avesse alzato il volume per sentire cosa stava bisbigliando la Donna Rossa… e insomma, accidenti a parte, riecco qua l’uomo che salverà la situazione.

 

Tutto sommato la puntata si è rivelata piena, sicuramente più della precedente, e con il cliffhanger finale avremmo tutti voluto fosse durata quei 10 minuti in più. Un altra settimana davanti, attendiamo pazienti.

Alla prossima,

L

#GameOfThrones