Orphan Black 04×03 Recensione

Bentrovati amici del Clone Club! Vi siete ripresi da questa puntata? Sono accadute talmente tante cose che non so neppure da dove cominciare! Cercando di non dimenticare nulla, diamo il via alle danze di questa recensione!

Iniziamo con una presenza ritrovata, Rachel. Chi avrebbe mai detto che avrei provato pietà per lei e sincero dispiacere per la sua condizione? Nessuno, anzi, avrei goduto genuinamente nel vederla cementata in un pilone, se lo sarebbe meritato. E invece, in questo episodio, mi sono ritrovata a volerla difendere dalla sua stessa madre, la persona orribile che l’ha creata e poi abbandonata. Rachel è rinchiusa in un luogo misterioso, tra le mura dorate di una struttura che sembra un centro benessere olistico, con i colori caldi alle pareti e il sole che filtra nelle stanze. Rachel sta pian piano recuperando mobilità e proprietà del linguaggio dopo l'”incidente” in sala operatoria con Sarah, complice anche il fatto di essere seguita nella riabilitazione da Ira, un particolare clone Castor e di vedersi affidata la piccola Charlotte, l’ultima delle sorelle, l’ennesimo Leda fallito. Quello che non possiamo immaginare e che mi ha convinto ad ergermi paladina in difesa di Rachel è il livello di odio che sua madre Susan Duncan scatena in chi le orbita attorno. La donna, ritornata al rifugio dopo due mesi, non ci mette nulla a mostrarsi crudele e spietata, facendo calare in meno di un secondo la patina di finta compassione che aveva mostrato nei confronti della figlia. Figlia che secondo lei è ingrata, che non le riconosce il merito di averla messa al mondo e non la ringrazia per le tecnologie che ha a disposizione nella sua riabilitazione. Susan le confessa con orgoglio che la piccola Charlotte è un clone nato dalla stessa Rachel, la cui importanza è vitale per la ricerca. Quello che mi sono ritrovata a pensare, e credo che lo abbia pensato anche Rachel, è: “Perché creare Charlotte? Perché non farsi bastare la piccola Rachel, ma abbandonarla a Leekie e sparire dalla sua vita?”. La grande rivelazione che Susan pensa di fare, credendo di essere Dio, causa in Rachel ancora più dolore, perché ancora una volta si vede messa da parte, in ombra da una bambina che, in un certo qual modo, non è altro che lei stessa. Cosa c’è di peggio che sentirsi dire dalla propria madre che per lei si rappresenta solo il più grande fallimento della vita? La cosa terribile è che sappiamo quanto Rachel sia affezionata ai genitori, lo sappiamo perché l’abbiamo vista piangere davanti ai filmini della sua infanzia, l’abbiamo vista disperarsi per il suicidio del padre e ora la vediamo scossa dalle dure parole della madre. Come se non bastasse, la piccola Charlotte è malata. L’unica alleata che Rachel ha all’interno della fortezza in cui si trova mostra gli stessi sintomi di Cosima, tossendo sangue. Susan ha fallito nella ricerca dell’originale, che sappiamo bene essere sotto protezione di Sarah, e ora Charlotte potrebbe morire e lasciare Rachel ancora una volta senza affetti prossimi. Come se non bastasse, in un confronto tra madre e figlia, in cui gli intenti erano di parlare l’una all’altra a cuore aperto, ci troviamo messi di fronte al fine ultimo della ricerca Neoluzionista: il pieno controllo dell’evoluzione umana, la creazione dell’essere umano perfetto. Inquietante, non trovate? Come si evolverà la questione? Ora che Rachel ha un sistema per contattare il mondo esterno, riuscirà a farsi salvare prima che sia troppo tardi?

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Il fronte Sarah non ci mostra meno confusione, non ci lascia con meno domande. Tutte le storylines a lei collegate in questo momento sono, per me, fonte di grandi WTF. Lei per prima è nel panico più totale, ha la robolarva impiantata nella guancia, non sa per quale motivo e che cosa le potrebbe causare, Cosima e Scott non hanno risposte da darle e Mika è momentaneamente sparita dalla circolazione. Sarah decide di affidarsi al fratello di Mika, l’omaccione barbuto che l’aveva fermata al Club Neos scambiandola per l’altra clone. Le notizie che l’uomo le dà non so le migliori: secondo lui il congegno biomeccanico è impiantato nel viso dei soggetti per la vicinanza che esso ha al cervello dell’ospite, sospettando di fatto che si tratti di un modo per controllare il pensiero e il comportamento umano. Ma a parte un po’ di isteria, comprensibile visto l’ignota minaccia che alberga nel suo corpo, Sarah non sembra essere diversa dal solito. L’uomo comunque le rivela anche il nome del ragazzo morto nel video, tale Alonso Martinez, così che Art possa indagare parallelamente a Sarah e aiutarla a trovare un qualche nesso utile. E lo trova, indirizzando la ragazza verso una clinica dentistica, l’ultimo luogo in cui Alonso era stato prima di sparire a Bogotà. Carramba che sorpresa, una dottoressa del posto riconosce in Sarah Beth e comincia subito a parlarle in maniera sconnessa, alludendo a cose a noi sconosciute. Le questione sembrerebbe risolversi al meglio, la dottoressa sa come rimuovere l’impianto, ma purtroppo non vuole farlo. Con Sarah immobilizzata al lettino, minaccia della larva, la donna comincia a blaterare che Beth non avrebbe dovuto indagare oltre, che si è sentita in dovere di avvertire i superiori, che deve sentirsi fortunata ad essere stata scelta per ospitare il congegno e altre cose che ci fanno infartare malissimo, perché Sarah non può scappare e di certo non ha voglia che il vermone le esploda nella guancia, uccidendola. Mi è sembrato così strano che Sarah si fidasse ciecamente della dottoressa e che si affidasse a lei senza porsi domande, senza mostrare un secondo di esitazione. D’altronde la sua condizione di vita l’ha portata ad avere a che fare con chiunque, soprattutto con persone malfidate che volevano solo fregarla ed usarla. Questo cambio di rotta lo giustifico solo per il momento di terrore che sta vivendo, perché un’ingenuità così è inaccettabile. Vi giuro che non sono mai stata così felice di vedere Ferdinand entrare in azione, soprattutto perché anche lui era uno di quelli che avrei messo nei piloni di fianco a quello di Rachel. Eppure, la necessità vede fare squadra anche le persone più insospettabili ed ecco che Ferdy salva Sarah e le comunica che Susan Duncan è viva, svelandoci di essere lui il contatto che Rachel ha nel mondo esterno. Di fatto, non abbiamo scoperto molto sulla minaccia nei Neos e sugli impianti, ma abbiamo avuto modo di scoprire nuovi alleati e di consolidare l’idea che il vero nemico sia questa religione di invasati, vedendo i nostri amati protagonisti fare fronte comune contro di loro.

Sarah, oltre che a sé stessa, dovrebbe cominciare a preoccuparsi anche di sua figlia: Kira è inquietante. Ha scatti di “rabbia” ingiustificati, si imbambola con gli occhi persi nel vuoto e fa discorsi da pelle d’oca su come le sue zie siano state obbligate a dare fuoco alla mamma, perché non più in lei. Queste visioni non hanno un senso e non sappiamo neppure da cosa siano derivate, fatto sta che ho sempre amato Kira per la sua intelligenza e il suo acume e vederla così mi spaventa non poco. Cosima, che ha assistito ad uno di questi strani episodi, sicuramente vorrà capirci di più e spero vivamente che non si sfori nel sovrannaturale, perché c’è già abbastanza carne al fuoco così.

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Per fortuna esistono Helena, Alison e Donnie a controbilanciare la gravità della serie. Il trio delle meraviglie è messo in allerta da Cosima sulla presenza delle robolarve e vuole aiutare in qualche modo a scoprire qualcosa di più sui congegni nei Neos. Sì ma, come fare? Direttamente dall’oltretomba, o meglio dal garage degli Hendrix, un mortissimo Leekie torna a fare un saluto e porgere la sua putrefatta guancia al bene della scienza, tra un conato di Donnie e l’altro, dando vita ad un teatrino troppo divertente tra lui e la moglie. Che decide che è ora di comprare un martello pneumatico. Insomma, chi non ne vorrebbe uno?

Helena dal canto suo, si gode la gravidanza, rimanendo in accappatoio per casa e mangiando in continuazione. Finché non viene interrotta dalla polizia che sta indagando sulla mattanza avvenuta dai Pouzinho, i pusher che Helena aveva prontamente fatto fuori per recuperare la bombola con i suoi bambini. La polizia è sospettosa in quanto è stato rinvenuto sul luogo del crimine un volantino elettorale di Alison, cosa che li ha condotti fino alla casa, nel momento probabilmente meno opportuno (stanno solo riesumando un cadavere in garage) e per questo rendendo la scena incredibilmente comica. Helena non si lascia spaventare dai due detective (voglio dire, dobbiamo ancora conoscere qualcuno in grado di spaventare la nostra piccola matta) e si improvvisa ancora una volta Alison, riuscendo a stupire tutti per acume e capacità di immedesimazione. Ritengo che il rapporto tra Donnie e Helena sia dolcissimo, sono come due teneri orsi che stanno imparando a volersi bene e sono felice di vedere che anche Alison abbia cominciato ad accettare la sorella senza riserve o gelosie.

Per concludere, Felix. Non c’è nulla che mi stia piacendo nelle sue azioni. L’essere fatto dalla mattina alla sera, l’allontanare Sarah dalla sua vita e volontariamente ignorare le sue richieste di aiuto sono cose che non vorrei vedere tra di loro, che sono sempre stati inscindibili e indispensabili l’uno per l’altro. Inoltre non mi piace neppure la sorella, così sopra alle righe e perennemente fuori dalla realtà. Auspico che le cose trovino presto la quadra, soprattutto perché, ricollegandomi al discorso sulla fiducia agli sconosciuti, è meglio non fidarsi del primo che capita. Trust no one, bitch, anche se si tratta di tua sorella (che poi, siamo sicuri che sia la sorella?).

Vi lascio con una battuta dalla dolcissima telefonata che Helena fa alla sua sestra, per annunciarle l’arrivo dei gemelli. Non temere, piccola meathead, i tuoi bambini avranno tutto l’amore che tu e il clone club potrete donar loro.

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Un saluto immenso, vi aspetto nei commenti con le vostre impressioni,

G.

P.S.

DOVE DIAVOLO è DELPHINE????

#OrphanBlack

Una risposta a “Orphan Black 04×03 Recensione”

  1. Ottima recensione 🙂
    Devo essere sincera..Kira mi inquieta sempre più! E non trovo una possibile spiegazione scientifica ai suoi presagi, cosa che non mi preoccupa… Ma almeno sappiamo che l’impianto nella guancia di Sarah potrebbe portare strani cambiamenti… Reggiamoci forte per l’episodio di oggi (ieri)! Per fortuna c’è Helena 🙂
    PS e Delphine???

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