- Audrey in versione -A: qualcuno di voi guarda Pretty Little Liars? Beh, allora la nostra Audrey che va in giro in felpa nera col cappuccio non potrà non avervi ricordato un po’ l’ossessivo -A! Con la differenza che lei non lascia bigliettini, ma li trova, e non invia sms, ma li riceve… Con la discrezione di un ninja, una determinazione di ferro e un distorsore vocale, la ragazza è disposta a tutto per cancellare le tracce del suo passato e non perdere i suoi amici.
- Brooke che mostra i suoi sentimenti: sotto le mentite spoglie di ragazza Cosmopolitan, fiera e cinica, che propone l’invio di foto di boobs al proprio (ex) ragazzo, si nasconde una ragazza preoccupata e innamorata, che finalmente decide di uscire allo scoperto. Si vede la sua paura quando Jake non le risponde, la felicità nei suoi occhi quando trova i fiori sulla macchina, l’emozione mentre si prepara alla serata, la fragilità e la sincerità nel discorso al padre, la delusione mentre è seduta sui gradini di casa. Il nostro cuore si è brutalmente spezzato sapendo che il killer la sta cinicamente ingannando, regalandole una finta speranza di amore.
- Noah nei panni di Veronica Mars: il nostro secchione in questa puntata ci ha ricordato troppo una delle nostre eroine preferite, la mitica Veronica! Deciso a scoprirne di più sul complice di Piper, segue tutte le strade possibili e percorribili: i commenti del podcast, l’incontro con il testimone… Due in particolari i momenti che ci hanno riportato alla mente il telefilm della bionda: la questione del programma radiofonico (ricordate la terza stagione?) e l’incontro col testimone, simile a quando Veronica si presenta con suo padre in un motel per estorcere informazioni. Che tuffi al cuore. Aggiungiamoci che Noah si dimostra arguto, sarcastico e testardo: insomma, un perfetto seguitore di orme della nostra investigatrice!
- Le intenzioni dei ragazzi: più che un vero e proprio momento dell’episodio, questo punto ci serve per riflettere un attimo sulle psicologie dei Lakewood Five. Ognuno di loro è a bordo di una giostra emotiva differente e ognuno di loro può apportare alla serie un punto di vista diverso, attraverso una gamma di sentimenti variegata e eterogenea. Mi piace la combattività di Noah, anche se non nasconde il timore che una volta raggiunto il suo scopo l’arrivo al compimento potrebbe rivelargli cose che non vorrebbe sapere. Apprezzo che Emma stia prendendo consapevolezza dei suoi limiti e che sia pronta ad affrontare ancora una volta la difficoltà di essere una sopravvissuta. Comprendo il terrore di Audrey e la sua furia di insabbiare le prove di qualsivoglia relazione lei abbia avuto con Piper: la vita dell’emarginata odiata l’ha già passata e ora che si trova ad aver un bel gruppo di amici è impensabile per lei che essi possano scoprire la verità, anche perché immaginiamo la loro reazione.
- Il ritorno del padre di Emma: lo prendiamo come momento BUAHAHAH dell’episodio perché è stato trash af. Emma che cammina per strada pedinata da un’auto a fari spenti, la montante sensazione di essere inseguita, il confronto faccia a faccia con i fari sparati negli occhi e chi si mostra? Il papi che candido come una rosa fa ciao ciao con la manina. MA AHAHAHAHAH ci han fatto crepare di paura e questo non glielo perdoneremo mai.
Un ultimo appunto vogliamo farlo sul figlio dello sceriffo che vince il premio Personaggio Creepy dell’episodio, battagliandosela bene con i parenti di Kieran e il suddetto padre di Emma.
Chissà chi sarà il prossimo a morire? Noi siamo curiose 🙂
Alla prossima,
-V. & G.
#Scream
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