Fear The Walking Dead 02×06 Recensione

Che inquietudine signori miei! In questo sesto episodio di Fear The Walking Dead ne sono successe di ogni e sto ancora cercando di capire alcune connessioni di trama che ad ora mi sfuggono. Ripercorriamo un momento l’episodio per capire di cosa si tratta.

Come al solito in questa seconda stagione, l’apertura sembra scollegata dalle avventure del gruppo di protagonisti e ci porta direttamente in Messico, durante una suggestiva messa cristiana, tra il canto grave del coro e le parole concitate del prete (mi piacerebbe sapere se queste aperture sono tipiche anche di TWD perché mi piace il senso di smarrimento che lasciano. Se vi va scrivetemelo nei commenti). L’omelia del parroco è una vera e propria dichiarazione di guerra verso l’ignoto, il futuro che sembra essere stato deciso da un dio cattivo e lontano da quello misericordioso che tutti quanti i fedeli pregano. L’uomo chiede ai suoi fedeli di non arrendersi, di non cedere alle lusinghe del male, ma di combattere e per farlo chiede loro di sopravvivere, di tenere duro in un momento così difficile. Cominciamo ad avere dei seri dubbi su tutto quanto quando all’improvviso vediamo arrivare davanti alla chiesa Thomas Abigail implorando i padre e il suo gruppo di fedeli armati di fermarsi, avvertendo loro del pericolo che incontrerebbero nello sfidare gli uomini che lavorano per lui. Ad uno ad uno i fedeli cominciano ad accusare malessere, sangue dagli occhi, finché non muoiono tutti tra atroci dolori. Prima di morire il parroco guarda negli occhi Tom e accusa Celia di essere lei la causa di tutto.

Al problema Celia – perché la accusano? Cosa fa di preciso? – si aggiungono i problemi personali dei nostri protagonisti. Sono arrivati al confine con il Messico, devono pagare per entrare, ma le cose non vanno come sperato e dalla sparatoria che precede il loro ingresso nello stato, Luis ci rimette la vita. La sua ultima volontà è quella di far avere a Celia, sua madre, una moneta raffigurante un gufo, che viene presa in consegna da un allarmatissimo Daniel che aspetta che l’uomo muoia per gettarla in mare e non esaudire le richieste del defunto.

Qualcosa in quella moneta scatena in Daniel un’inquietudine incredibile. Sappiamo che il suo passato da militare lo ha cambiato nel profondo, ma non capiamo, e non capiremo in questo episodio, quali implicazioni siano nate dalla visione dell’oggetto. Fatto sta che Daniel continua a vivere in maniera scollegata dal resto del mondo, perso in chissà quali pensieri lontani nel tempo ed è assente. Questo comportamento animalo viene notato subito da Ophelia, che si preoccupa per il padre e per la sua salute psico fisica. Ophelia non ha risposte, non sa neppure lei cosa stia accadendo all’uomo e l’unica cosa che riesce a fare è affidarsi alla fede, pregare e chiedere a sua madre di aiutarla nel sollevare dalle spalle del suo vecchio le preoccupazioni che lo affliggono. In questa situazione gli autori decidono di far avvicinare la ragazza a Nick, facendo loro condividere un momento molto delicato, quello in cui Ophelia si trova a pregare, vulnerabile, mentre Nick la osserva. Rimangono due personaggi agli antipodi, ma capaci di rispettarsi anche nelle grandi differenze che li separano: lei non ha mai vissuto una vita spericolata come quella di Nick, dal canto suo il ragazzo comincia solo ora a preoccuparsi di ciò che gli sta intorno. E mentre Ophelia prega (quasi su di giri dal fatto che Nick la osservi, monella) il ragazzo si trova ad osservare lo stemma del gufo inciso nel legno e gli tornano in mente tutti i flash della sua vita precedente, la chiesa dove è quasi morto, Gloria, i primi zombie. Strano come un gufo possa aver turbato due persone nello stesso episodio e non nascondo che mi piacerebbe che sotto ci fosse qualcosa di losco che colleghi questo simbolo con l’apocalisse zombie che si è scatenata.

Perdonate se questi discorsi campano per aria, ogni tanto mi rendo conto che tante cose mi sarebbero più chiare se vedessi la serie madre, chissà, c’è sempre tempo ;). Nick, in questo episodio, non si avvicina solo ad Ophelia, e trova in Celia un’anima affine sentendo verso di lei un legame materno che la risoluta freddezza della sua vera genitrice non riesce a scatenare. Nick confessa di essere stanco di uccidere e lo avevamo già capito quando si è bloccato nauseato dall’idea di dover togliere la “vita” ad una bambina errante all’inizio dell’episodio, quando tutti si trovano davanti alla chiesa dell’apertura e vengono assaliti dai fedeli ormai trasformati. Voglio puntualizzare l’attenzione sul discorso di risposta che Celia da’ a Nick perché ci mostra un modo diverso di vedere l’apocalisse. Abbiamo sempre pensato che la cosa migliore da fare fosse porre fine all’avanzata degli erranti perché li abbiamo sempre presi come una minaccia ai vivi. Celia non la vede così, li vede come qualcosa di diverso, una cosa che va oltre la permanenza dei vivi sulla terra, quello che rimarrà in una ipotetica fase due del mondo. Lei non ha paura dei morti, tanto che li tiene tutti rinchiusi in una cantina, a detta sua al sicuro da coloro che vorrebbe sparar loro in testa e far loro del male. Io ancora parteggio con Daniel e la sua squadra e penso che sarebbe meglio abbatterli definitivamente, ma Celia sembra così sicura di essere dalla parte del giusto che mi lascia la curiosità di sapere di più sulle intenzioni. Tra l’altro aggiungo che il prete aveva ragione: è Celia che distribuisce la morte alle persone e che ha avvelenato con le ostie della messa tutti i presenti alla funzione. E con due ostie si allontana dagli occhi sconvolti di Daniel, corso a chiederle spiegazioni dopo aver visto gli orrori contenuti nella cantina, e va da Strand, al capezzale di un Thomas morente dopo essere stato morso dai fedeli trasformati. Si avvicina a loro come salvatrice, colei che ha la soluzione e può permettere che stiano insieme per sempre. Le ostie avvelenate metteranno fine alla loro vita ed entrambi potranno passare il resto del tempo infinito da erranti nella cella sotterranea dove stanno tutti i cari delle persone che lavorano per Abigail e che già si sono trasformati. Per un primo momento Strand sembra accogliere questa idea malsana di una vita da non morto con il suo Thomas, ma appena l’uomo smette di respirare capisce la follia del piano e fa quello che è più sensato fare: copre il volto del compagno con un cuscino e spara.

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Lo sparo è provvidenziale e mi aiuta ad introdurre l’ultimo tema di questa recensione: Chris. Il ragazzo non sta bene, è completamente impazzito e sta dando evidenti segni di cedimento. Non solo rimane fermo immobile a guardare Madison che rischia di essere morsa da un errante in chiesa sotto gli occhi sconvolti della sorellastra, non solo minaccia Alicia di farle del male se mai dovesse parlar con qualcuno di quello che ha visto, ma si intrufola di notte nella camera della ragazza brandendo un coltello e per fortuna mai sapremo come sarebbe potuta finire da scena, perché viene interrotta dal rumore dell’arma da fuoco e Alicia e Madison si svegliano, urlando al ragazzo di andarsene. La situazione in casa Manawa-Clark è già ai ferri corti, questo episodio di malcelata minaccia rovinerà ancora di più il rapporto tra Madison e Travis. L’uomo vorrebbe far fronte comune con la moglie ed aiutare Chris, come lui ha fatto in precedenza con Nick, trattando tutti i ragazzi al pari del figlio. Ma Madison non è Travis e vede in Chris un pericolo alla vita dei suoi bambini e dubito che potrà mai smettere di proteggerli per aiutare l’altro.

Ora come ora in FearTWD siamo di fronte a più problemi che soluzioni. Quanto sarà sicuro il rifugio di Baja ora che abbiamo visto quanto sono inquietanti coloro che ci abitano e quanto sono poco amichevoli gli ospiti nella cantina? Riusciremo a capire il collegamento tra il passato di Daniel e il gufo? Travis e Madison troveranno la forza per restare uniti o sceglieranno le rispettive famiglie? Questa domenica andrà in onda il finale di mezza stagione, sicuramente ne vedremo delle belle.

Vi ricordo di passare da Fear The Walking Dead Italia per le news e le anticipazioni

A presto cari 🙂

G.

Vi saluto con un pensiero scemo su Chris, perdonatemi, ma certe cose se le merita proprio.

#FearTWD