Fear The Walking Dead 02×07 Recensione

In questa stagione “lunga” di FearTWD ci troviamo a dover affrontare lo hiatus, con tutto quello che comporta dare momentaneo arresto alla trama e ai personaggi. In Shiva, il mid season finale, ci troviamo piuttosto confusi e disorientati, di pari passo con la confusione e il disorientamento che i protagonisti sperimentano durante l’episodio. Sarò sincera nel dire che ho fatto fatica a capire alcuni significati e alcune scelte narrative, ma tutto sommato il finale strappacuore c’è stato e attendere fino al 21 di agosto non sarà facile. 

Per comodità di esposizione, tratterò i personaggi separatamente, cercando di trovare giustificazione alle loro azioni e perché no, anche inveendo contro certi comportamenti che mi hanno lasciata un po’ perplessa 😉

Nick

Il ragazzo in questa seconda stagione mi ha conquistata sempre di più, episodio dopo episodio, dimostrando di essere acuto e intelligente. La sua grande pecca rimane la tossico dipendenza, che ha superato quasi magicamente, ma che rimane comunque una sua caratteristica preponderante e lo porta a cercare spasmodicamente qualcosa per cui vivere, come se da solo fosse mancante di stimoli. Nick trova nell’apocalisse zombie e nella morte qualcosa di altamente attrattivo, si scatena in lui il meccanismo dell’addicted e lo ritroviamo spesso e volentieri a cercarsi rogne tra gli erranti, quasi inconsapevole del pericolo e sicuramente attirato da esso come le falene con la luce. In Shiva, Nick, si comporta esattamente in linea con il suo development, scegliendo di allontanare la famiglia e rimanere in una Baja distrutta, alla ricerca di chissà quale futuro tra persone che un futuro non posso darglielo. Nick nella filosofia malsana di Celia ha trovato comprensione e appoggio, quello che sua madre Madison non riesce a dargli perché troppo preoccupata per lui e le sue scelte. Comprensibile o no che sia, l’allontanamento di Nick dalla madre e dalla sorella è sicuramente uno degli aspetti che attendo vengano approfonditi perché, come Madison, non credo al 100% nella capacità del ragazzo di riuscire a badare a sé stesso.

Madison

Lo sviluppo di questo personaggio è un altro di quelli che mi lascia piuttosto soddisfatta. Si rivela essere una donna sempre più forte e autorevole, capace di radunare sotto la sua influenza un ventaglio eterogeneo di persone e capace di scelte impopolari, ma necessarie. In questo episodio si fa portavoce del popolo e fa esattamente quello che ho sperato accadesse dal momento in cui sono arrivati a Baja e si sono scontrati con le fantasie assurde di Celia. Sappiamo bene quando Celia non fosse ben vista da Madison, che l’ha sempre messa alla prova, ha sempre cercato una falla nelle sue idee e credenze, e quando ha capito la gravità dell’ascendente che l’altra donna esercitava sul figlio è passata all’azione. Fa finta di essere interessata a ciò che Celia ha da mostrare, la inganna per scoprire quali sono i segreti di Baja e una volta davanti all’orrore agisce per porre fine a quello che lei ritiene essere pura follia. C’è bisogno di un personaggio così sfaccettato caratterialmente per far sì che la serie appassioni e credo che con Madison gli autori stiano facendo un buon lavoro, sfruttando il suo amore di madre e la sua sempre crescente freddezza calcolatrice. Interessante leggere negli occhi della donna il dispiacere nel compiere il gesto spietato di rinchiudere Celia con i suoi morti, ma è altrettanto interessante vedere in quegli stessi occhi la fermezza di un’azione che doveva essere compiuta.

Celia

Lasciatemelo dire. Una pazza. Non so se è così perché relegata a Baja da chissà quanti anni, se per eccessiva religiosità, se perché non sa spiegarsi ciò che accade nella realtà, fatto sta che rimane una folle. Lei vede nel nuovo ordine mondiale la rinascita della razza umana, un nuovo inizio per tutti. Mi sono messa di impegno nel non giudicare suo figlio, nel provare a vedere oltre agli occhi spiritati e alla bava alla bocca e alla volontà di aprirle il cranio in due e posso confermare che no, Celia, io in quella cosa vedo e continuerò a vedere solo un mostro. Checchè lei tenti di indottrinare tutti quanti alla sua visione della vita, io rimango dell’idea che i vivi, quelli veri, possano e debbano proteggersi dalle minacce che l’apocalisse sta loro presentando e questo vuol dire anche giustificare azioni come quella di Victor. Tutto compreso e accettato Celia, ma per me è no.

Bellone eh?

Daniel

Con Celia ho aperto ufficialmente la carrellata di pazzi psicopatici dell’episodio e continuo aggiungendo Daniel. L’uomo ha definitivamente fatto crack sotto il peso delle sue colpe e si è spezzato. Lo troviamo sconvolto da incubi orribili, ricordi del passato così strazianti da rendere la sua discesa nella follia quasi un momento di ritorno alla pace, lontano da tutto il male causato e subito, lui per primo, come il bambino innocente che era prima di essere obbligato ad uccidere. Personalmente non ho apprezzato la svolta alla Ghost Whisperer, ma l’effetto ricercato di portare al limite della realtà la situazione c’è stato e ad ha dato il senso di chiusura alla vita di pene patita da Daniel. Mi dispiace che debba lasciare la figlia orfana e persa in questo nuovo mondo ostile, ma è tempo per Ofelia di crescere e lasciare andare l’amore di un padre che me la fa ancora vedere come una bambina protetta sotto una campana di vetro.

Chris

Oddio non vorrei parlare di Chris perché nulla di quello che penso potrebbe essere socialmente accettato. Chris ha patito tanto perdendo la madre, trovandosi nella situazione scomoda di venire accolto in una famiglia nuova, allargata e di certo problematica, ma il suo comportamento da psicokiller è troppo e credo quasi ingiustificabile. Ho urlato a Travis di abbandonarlo in Messico una volta per tutte, ma pensandoci in maniera tollerante, comprendo la scelta dell’uomo di avvicinarsi al figlio e tentare di salvarlo dal baratro in cui si trova a brancolare da solo. Come anticipato nella scorsa recensione, vediamo il rapporto coniugale Manawa-Clark rompersi, e devo anche complimentarmi con gli autori perché mi hanno stupito, facendo prendere la decisione a Travis e non a Madison, come avrei scommesso sarebbe accaduto. Quanto di buono ci sia in Chris che valga la pena di salvare non saprei a questo punto della sua perdizione, ma un padre decente si vede nel momento in cui accetta le difficoltà del figlio e se ne fa carico per risolverle con lui. Se torneranno, quando torneranno, come torneranno si vedrà nella seconda parte di stagione e ricordiamo che dall’altra parte della famiglia c’è una donna che non ha idea di dove sia il suo compagno.

E così, con uno Strand esiliato da Baja, la villa in fiamme, Celia e Daniel ritenuti morti, Nick disperso tra gli erranti, Chris e Travis alla ricerca di una sanità mentale perduta, rimangono Madison, Ofelia e Alicia a far squadra con Victor, verso un nuovo luogo di salvezza, ora che quello che sembrava essere un’isola felice si è rivelato essere solo un altro luogo di morte e distruzione.

Ci ritroviamo ad Agosto a commentare la seconda parte di questa stagione che a mio modesto parere, ha molto di cui poter vantarsi e molto ancora da svelare per sorprenderci.

Con affetto,

G.

#FearTWD

 

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