Fear The Walking Dead 02×12 Recensione

Bentrovati a tutti! Questa settimana sono un po’ delusa. Pillar of Salt, dodicesimo appuntamento di questa seconda stagione di Fear The Walking Dead, presenta spunti interessanti che mi hanno coinvolta e che mi stanno a cuore, ma presenta anche tante, troppe cose che allungano il brodo, causando un senso di dispersione forte che porta alla noia. La storia continua comunque ad invogliare a vedere l’episodio successivo, sperando che prima o poi tutto possa tornare ad essere omogeneo e piacevole. 

Innanzitutto, i contro.

Come spesso accade quando si prende la decisione di frazionare un gruppo di protagonisti, capita che le varie storylines abbiano diversa presa sugli spettatori. In un mondo fantastico le varie parti della narrazione sarebbero bilanciate e avrebbero ognuna la capacità di catturare l’attenzione. Non è il caso di Fear The Walking Dead, purtroppo. Si passano momenti in cui si è ipnotizzati dalla storia e realmente interessati ad altri in cui l’hype cala fino al pavimento. Prima protagonista di tutti questi momenti noiosi: Ofelia. Finalmente la ritroviamo in scena, scopriamo che è viva, fuggita dal resort e diretta a caso (?) in Messico. Metto il punto interrogativo perché sì Ofelia sembra risoluta nel viaggiare, ma non si riesce a capire molto bene cosa voglia dimostrare o per quale motivo è diretta in quei luoghi. In aiuto dovrebbero arrivare i flashback della sua vita pre apocalisse, ma non riescono ancora a farci inquadrare la faccenda. Vediamo una proposta di matrimonio in un luogo molto simile a quello in cui si trova, un dialogo con la madre in cui Ofelia desidera poter crescere e spiccare il volo, ma ancora una volta decide di rimanere vicino ai suoi cari, tutto per tornare al presente e vederla prendere la decisione di tornare negli Stati Uniti. Fine. Ora mi chiedo, perché? Cosa la spinge a tornare a “casa”? Per quale ragione si è sacrificata per i genitori e non ha vissuto la sua vita? Ofelia non sembra più la ragazzina morigerata della prima stagione, si vede che è cambiata, ma ancora non ci è dato a capire come.

Secondo, Travis. Doveva farci cascare la mascella il vederlo scoprire dell’hotel durante gli ultimi secondi di episodio? Perché nel caso, non ci sono riusciti. Ho visto Travis osservare da lontano il resort, l’ho visto venire colpito da chissà quale epifania che mi ha lasciato piuttosto perplessa. Lui, nel vedere le insegne dell’hotel accese ha capito che lì c’è Madison, che la donna è viva e vuole comunicare con lui. Come se in tutto il Messico gli unici sopravvissuti fossero loro. Aspetto il momento in cui scoprirà che alla donna frega proprio poco di farsi raggiungere da lui e che tutta quanta la sceneggiata è rivolta al figlio. Bonus a favore di Travis: Chris non sembra essere con lui, probabilmente sfanculato a rovinarsi la vita da qualche parte. Contro a favore di ciò: chi si sopporta un’altra frazione di storia con SOLO Chris? Io no.

E ora passiamo ai pro.

Prima ovviamente Alicia. Sua madre passa dall’essere la leader forte e risoluta di tutto il gruppo al diventare completamente irresponsabile e sconsiderata al solo udire di “un gringo americano con i capelli scemi”. Ora, tutti sappiamo che la descrizione è del solo e unico figlio scomparso della donna, ma io mi riappello al fatto che loro NON sono plausibilmente gli unici sopravvissuti nella zona. Madison perde completamente la bussola, impazzisce all’idea di aver nelle vicinanze il figlio e mette letteralmente in pericolo la vita di tutti gli abitanti dell’albergo decidendo di illuminare a festa la facciata dello stesso, rincorrendo la folle idea che Nick possa capire e la raggiunga. Come se Madison non fosse consapevole e avesse mai espresso la paura che altri trovino l’albergo e vogliano conquistarlo, ecco che la donna fa esattamente ciò che non è il caso di fare se si tiene alla propria vita. In tutto questo turbinio di demenza l’unica che si salva è Alicia, che ancora una volta esprime il pensiero del popolo e cerca di far rinsavire la madre. Alicia è distrutta dal dolore di non essere mai abbastanza per la donna, mai degna di riconoscenza e di considerazione, benché sempre al suo fianco e sempre nel giusto. Madison non la vede, Madison non la riconosce, Madison non la legittima, rincorrendo ciecamente un figlio che non la vuole. E’ stato straziante vedere Alicia affrontare la madre, dirle tutta la verità, cercando di ferirla abbastanza perché lei possa capire e invece non ottenere nulla. Perfetta l’espressione vuota di Kim Dickens durante il discorso di Alicia, tanto di cappello. Questa è una delle dinamiche più interessanti, a mio parere, di tutta la serie, ciò che mi spinge a seguire episodio dopo episodio, nella speranza che Madison realizzi quanto Alicia sia degna di essere amata. 

Infine, Nick. Se fosse andato allo scambio come aveva deciso ignorando completamente gli ordini di Alejandro e Luciana avrebbe incontrato la madre e ci sarebbe stata la Carrà ad urlare “carramba che sorpresa!”. Il momento del ricongiungimento è vicino, si percepisce che qualcosa accadrà presto, che le linee di narrazione stanno per convergere. A mio parere c’è la necessità di tornare ad avere il gruppo unito, c’è bisogno che tutti si confrontino, vedremo se ciò accadrà. Assistiamo anche al primo litigio della nuova coppia di piccioncini post apocalittici. Nick è insofferente all’autorità e Luciana è in una posizione autorevole di comando. Come potranno andare d’accordo? Io in questa scena ero in piedi sul divano a fare la ola a Luciana che insulta il ragazzo. Una scena spassosissima!

Ci sentiamo la prossima settimana, con ormai poche puntate a dividerci dal finale di stagione. Passate da Fear The Walking Dead Italia!

G.

#FearTWD