Lucifer 03×01-02 Recensione

Hello darlings, ben ritrovati col nostro diavolo preferito! Dopo mesi di agonie e sofferenze ci ritroviamo nuovamente nella città degli angeli, nome che più appropriato di così non potrebbe essere. Era passato talmente tanto tempo che non ricordavo più bene il finale, cosicché mi sembrava che Lucifer avesse lasciato Los Angeles di sua volontà. Errore! Il povero diavolo era stato tramortito, rapito e portato nel deserto. Scusa Lucy, non dubiterò mai più di te.

Detto ciò, la serie riparte proprio da dove l’abbiamo lasciata: Lucifer abbandonato nel deserto. Tornato astutamente a casa, fa altre spiacevoli scoperte, quali:

  • le sue ali hanno ripreso a ricrescere spontaneamente, non importa quante volte possa mutilarle;

  • la sua faccia da diavolo è scomparsa;

  • il responsabile ha “rubato” l’identità di Lucifer, concedendo anche favori agli umani in cambio di una successiva tassa da pagare;

  • dietro a tutto ciò non c’è suo padre Dio che lo mette alla prova per l’ennesima volta, bensì un fantomatico “Peccatore”, di cui nessuno sembra sapere niente. Addirittura Chloe lo definisce una favola per bambini, l’uomo nero, babbo natale. Quindi la domanda per quest stagione è: chi è il Peccatore? Sarà un semplice umano o un demone?

Ho sottolineato il sembra perché in realtà una persona che crede a Lucifer e all’esistenza del Peccatore esiste. Chi è? Nientepopodimenoche la nostra new entry per questa stagione, il tenente Marcus Pierce. Un uomo ambiguo come una maschera del teatro, impalato come uno stoccafisso e simpatico quanto un cactus del didietro. Oh, poi sicuramente finirà per rivelarsi un tenero pasticcino e ci affezioneremo anche a lui, visto anche un passato tragico che si porta dietro… ma al momento BUUUU.

Del resto a quanti personaggi inizialmente avremmo piazzato un pugno nei denti, salvo finire col redimersi? Inizio io citandone un paio a caso:

  • Daniel, per gli amici detective Douche: sborone ed ex marito di Chloe, si rivela essere quell’uomo medio che tutti siamo e non vorremmo essere. Fragile, insicuro, che fa cazzate e sbagli per proteggere chi ama.

  • Amenadiel: il figlio prediletto, il saccente, l’integerrimo. Inizialmente sta sui maroni a tutti, perché è sempre perfetto, cerca continuamente l’approvazione del padre obbedendo come un burattino. Poi a un certo punto arriva al limite di sopportazione, esplode, vuole ribellarsi, ma al contempo la sua moralità e integrità gli impediscono di lasciarsi completamente andare. Ecco perché è sempre combattutto tra le prove che gli vengono poste, la sua buona disposizione d’animo ad affrontarle e la frustrazione nel dover sempre dimostrare di essere all’altezza. Amenadiel dimostra tutte le sue fragilità, finendo per essere più umano degli umani.

In tutto ciò, vorrei segnalare l’assenza di due personaggi che mi sta molto a cuore. Il primo è la Madre: ti prego Dea di questo universo, torna da noi. Non posso sopportare la tua gnoccaggine lontana. Il secondo è Maze: dove sei? Perché sei lontana? Quando torni? Ho bisogno del tuo alcool e cereali alla mattina, dei tuoi scambi di battute con Trixie, delle tue stilettate fashion&sex a Chloe. Torna!!!

Inoltre vorrei lanciare un sondaggio ship, perché ho un dubbio che mi consuma: devo shippare Amenadiel (per gli amici Amen) con Linda o con Ella? Con la prima c’è già una bella amicizia che si sta consolidando, nonostante gli inganni del passato.

Con la seconda c’è stato un solo incontro, ma io ho visto delle scintille che mi hanno fatta emozionare.

Insomma, voi per quale coppia state? Sia chiaro che amo entrambe le donne, quindi questa è una duriiiiissima lotta! Mi raccomando, datemi il vostro parere qui o su Gli scleri di una fangirl, altrimenti il nostro diavolo non la prenderà molto bene…

Alla settimana prossima! Diabolicamente vostra,

-V.