How To Get Away With Murder 04×02 Pagelle – I’m Not Her

Questa settimana io calo il cappello di fronte ad Annalise Keating. Questo secondo episodio della quarta stagione mi ha letteralmente lasciato in lacrime, coinvolgendomi come solo HTGAWM riesce a fare. I’m Not Her si piazza di diritto nella Top3 dei migliori episodi di questa serie tv perché insomma, non scherzo quando vi dico che ho pianto.

Il caso ha voluto che io riuscissi a vedere l’episodio solo questa mattina, dopo quasi una settimana dalla messa in onda e in concomitanza con la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze. Questa coincidenza, insieme al caso del giorno, rappresentano una convergenza di eventi talmente particolare che non ho potuto fare altro che ringraziare l’ordine del mondo. Sono cose belle.

  • Il caso del giorno: 10.

Quanto HTGAWM si erge a difendere le minoranze e denuncia i meccanismi malati della società, io vado in fibrillazione. Questa settimana AK si trova ad affrontare il primo caso dopo la riabilitazione all’avvocatura e per una qualche strana ragione decide di correre in aiuto di Jasmine, sua compagna di cella nella scorsa stagione, accusata di prostituzione, droga e aggressione. Una vita di stenti che sembra non lasciarle altra scelta se non quella di delinquere sempre e comunque.

Il caso è piuttosto controverso, ci sono prove che potrebbero non permettere il rilascio della carcerata, ci sono file secretati e avvocati dell’accusa pronti a mettere i bastoni tra le ruote a chiunque, eppure Annalise non intende perdere. Il caso le sta a cuore, la coinvolge molto di più di quanto sarebbe appropriato, probabilmente per via di un passato di violenze che la accomuna alla sua cliente, e questo porta AK a lottare come una leonessa e a mettere in piedi un’arringa difensiva da brividi veri e da standing ovation. Non ci si può nascondere dietro alla consuetudine delle cose, non ci si può far scudo appellandosi all’ignoranza, non si possono giustificare gli errori solo perché “ai quei tempi si faceva così”. Si deve sempre tentare di cambiare le cose, di fondare il proprio operato sul rispetto, sul progresso, non si può trattare una ragazzina di 13 anni come una criminale basandosi sul colore di una pelle che non ha scelto lei di avere.

AK riesce a smascherare ancora una volta il mondo della giustizia, scoperchiando una vaso di pandora fatto di razzismo, ignoranza e pregiudizio e riesce ad ottenere il risultato prefissato, portando un po’ di vera giustizia dove necessaria.

  • Annalise Keating: 110 e lode e bacio accademico.

Come ormai ripeto incessantemente, AK non merita meno del massimo dei voti, mai. In questo episodio in maniera ancora più decisa del solito, torna in campo e non ce n’è per nessuno. Finirò presto le parole per descrivere la sua persona, ma vi assicuro che questo cuore scoppia di ammirazione per lei.

Sono d’accordo con il suo terapista: AK ha scelto questo caso per liberare sé stessa, per convincersi ancora una volta di non avere colpe per come sono andati gli eventi nella sua vita, per trovare un punto di inizio nella frattura che sente nella sua anima e trovare assoluzione. Lei potrà non ammetterlo mai, ma sappiamo che è così.

  • Il terapista: 7 e mezzo.

Mi trova d’accordo nella maggior parte della sua analisi, ma mi cade quando confessa le sue precedenti cattive abitudini alla sua paziente. Stai attento caro, che di fronte non hai una persona spaurita, ma una donna che ne ha passate di tutti i colori e che sarebbe capace di sbugiardare il diavolo in persona.

Passiamo ai Keating 5-1(Wes)+1(Frank):

  • Michaela Pratt: 9

Ragazzi, sotto ad AK nell’olimpo dei personaggi di HTGAWM c’è solo Michaela Pratt. Sta ragazza è una bestia, è un portento, è un terremoto ecc ecc. La amo troppo perché è indefessa e perché non molla mai. E ci regala certe reaction pic da paura.

  • Asher Millstone: 7

Lui è il giullare di corte, però passa i colloqui. Incredibile.

  • Connor Walsh: 8

Connor è l’immagine del ragazzo interrotto che si nasconde dietro un muro di spavalderia per non cadere a pezzi. Connor è a pezzi, distrutto dall’aver ritrovato il cadavere di Wes e di non essere riuscito a fare nulla per evitarne la morte, evento che si è andato ad aggiungere ad una lista infinita di altri eventi allucinanti che i ragazzi hanno vissuto. Cerca assoluzione anche lui, la cerca nell’unica che può liberarlo dal tormento, Laurel, e forse trova nel suo perdono la pace.

  • Laurel Castillo: ???

Non ce la posso fare. Laurel non si lava, si trascura, mente e googla le malefatte del padre per creare una serie tv legal drama parallela ad HTGAWM in salsa messicana. E spoilera come sempre, facendo crollare addosso a Michaela un castello di carte ancora sconosciuto e rendendola partecipe non richiesta in un gioco da pazzi che farà ricadere tutti nel solito tran tran di crimine e morte. Che strano.

  • Il flash forward: 10

Ma veramente io la settimana scorsa avevo detto che non era morto nessuno??? CHE ILLUSAHAHAHAh. Ecco che vengo prontamente presa a pesci in faccia dalla produzione. Sangue, polizia, mistero e tutto nella camera d’albergo a Philly della sola e unica AK. Aaah quanto mi era mancato non capire un accidente di quello che succede.

In tutto questo, il terapista sembra incredibilmente immischiato nel rapimento del figlio di Laurel, ma sicuro come l’oro, è tutto un piano studiato per farci prendere un granchio.

  • Nota random: Frank Delfino è un po’ come una malattia stagionale. Torna sempre.

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Per questa settimana è tutto! Vi ringrazio della fedeltà che ci riservate e vi invito a lasciarci le vostre impressioni qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggeremo con gioia.

Un grazie a Telesimo per la collaborazione e la pazienza.

Alla prossima puntata!

G.

#HTGAWM