I Medici – Masters of Florence 01×01/02 Recensione

Bentrovati tutti quanti in questo momento di puro delirio! I Medici, Masters of Florence, il dramma storico di Rai1 andato in onda ieri sera con i primi due episodi ha causato il nostro collasso, tra cast da urlo, fotografia, musica, costumi spettacolari e una trama ricca di intrighi e tradimenti. Non nascondiamo, ci mancherebbe, di essere state calamitate nella visione soprattutto da un paio di profondi occhi blu. Occhi che ci hanno tenuto sotto la pioggia torrenziale nella giornata del red carpet a Palazzo Vecchio la scorsa settimana e occhi che in HD causano scompensi forti ai nostri deboli cuori.

Se non si fosse capito, grandissima parte del successo che diamo a questa serie è sicuramente la presenza di Richard Madden come protagonista nelle vesti di Cosimo de’ Medici. Ieri sera tra un palpito e l’altro, abbiamo dato voce ai nostri pensieri con un live comment fenomenale su Twitter, complice l’account ufficiale della serie che si rivela molto cool e un focus mediatico piuttosto potente che ha portato milioni di persone a twittare liberamente i propri pensieri lungo tutta la diretta. Lo sclero pre, durante e post visione è stato a livelli altissimi anche per il nostro nome. Noi a posteriori promuoviamo questa serie e sinceramente non vediamo l’ora di poterne continuare la visione, dal momento che il pericolo delle peste incombe.

La trama

XV secolo, Firenze: Giovanni de’ Medici, il grande banchiere, muore avvelenato e gli succede – non senza polemiche – il figlio più giovane, Cosimo, dall’animo pacato e gentile, la cui strada è sempre stata per lui scritta in vista di questo momento. Cosimo però non ama i soldi e la politica, bensì l’arte. Tra un flashback e l’altro – dove ci muoviamo su e giù di 20 anni seguendo il crescere e accorciarsi di barba e capelli del protagonista – lo scopriamo dover purtroppo abbassare il capo e accettare il suo destino, costretto in un matrimonio senza amore, lontano da una donna che desidera, inserito in un mondo che disprezza, ma nel quale è obbligato a stare. Ha due scopi nella vita: scoprire chi ha ucciso il padre e terminare la costruzione del Duomo di Firenze, unico pensiero che lo rende felice. La cupola progettata è da tempo incompiuta e sembra ormai un miraggio poterla ultimare, ma grazie all’arrivo dell’eccentrico Filippo Brunelleschi torna finalmente la speranza. Facendo un “atto di fede”, Cosimo affida l’ambizioso progetto di una doppia cupola autoportante, senza impalcature, al carismatico artista, facendo ripartire i lavori. Inoltre, grazie alla sua determinazione, riesce a portare avanti le sue idee politiche e prendere decisioni importanti, nonostante le avversità e le ostilità delle antiche famiglie nobiliari. Tra i suoi meriti spicca infatti la capacità di porre fine alla guerra contro il Duca di Milano, che aveva conquistato Lucca: grazie alla proposta di un accordo segreto, Cosimo riesce a riportare la pace. Tuttavia le cose non possono andare tutte lisce e la seconda puntata si conclude con il nefasto presagio di ciò che sta per arrivare: la peste nera.

Perché ci piace

Ci piace perché ha sfondato i pregiudizi Rai mostrando in prima serata durante il primo episodio scene di sesso senza censura, ha mostrato una relazione omosessuale e parla senza troppi problemi di corruzione e male generale. Ciò non vuol dire che siamo delle deviate, ma semplicemente che era ora si mostrasse anche una parte di vita reale che non è tutta rosa e fiori, fuori dai programmi di chiacchiere e giochi a premi inutili. Paradossalmente siamo dovuti tornare storicamente al Medioevo per uscire dal Medioevo.

Ci piace perché ha un cast internazionale che è valido e bello, ricco di italiani e stranieri, perché vedere Richard e Miriam insieme fa bene agli occhi (TROPPA GNOCCAGGINE INSIEME), perché Brunelleschi è un soggetto troppo divertente e la Contessina ha una discreta lingua tagliente con cui dire la sua.

Ci piace perché la colonna sonora ci ha fatto venire la pelle d’oca dall’inizio dalla fine, dalla sigla ai titoli di coda: le musiche non hanno sbagliato un colpo. 10 e lode.

Ci piace l’hd in cui la serie viene trasmessa perché ci permette di godere della bellezza di Firenze in un tripudio di inquadrature mozzafiato, con una fotografia azzeccatissima che si sofferma sempre nell’inquadrare la magnificenza dei luoghi che abbiamo e che sempre dimentichiamo.

Altro degno di nota

La CUPOLA AUTOPORTANTE vincerà l’Emmy per migliore attrice non protagonista. Seriamente, quanto è stato emozionante sentire una parola del genere? Quanto siamo bravi in architettura/pittura/scultura in Italia? Quanto ci possono baciare le chiappe gli americani di fronte a una tale capacità?

I richiami a Game of Thrones: indubbiamente ci troviamo di fronte a comuni giochi di potere, scene di sesso e un bel faccino. Tuttavia ciò che ha maggiormente colpito tutti i telefili d’Italia è stato il parallelismo con le Nozze Rosse di GoT. Nella serie americana, infatti, Robb Stark (Richard Madden) doveva sposare la figlia di Walder Frey (David Bradley), salvo ripensarci in nome della donna realmente amata; Frey fingeva di averla presa bene, accettando un altro matrimonio riparatore, salvo vendicarsi in questa occasione sterminando l’intera famiglia Stark. Chiaro quindi che vedere Bradley, qui nei panni di Bardi, offrire a Cosimo la propria figlia in sposa abbia scatenato un potentissimo déjà vu e fatto tremare anche i cuori più duri!

Le forti scene di passione: amore, sesso, ardore, vigore. Che si parli di politica, arte, famiglia, relazioni, tutto è pieno di grande passione. Robb, guardaci come guardi i progetti del Brunelleschi. Sorridici come quando vedi Bianca. Sbattici al muro come quando testi la fedeltà di Contessina.

Come si campa dopo una roba così?!

Dove vederla e commentarla

Tutti i martedì doppio episodio alle 21:15 su Rai1, sia doppiata che in lingua originale (televisore permettendo), hashtag #IMedici su twitter, noi ovviamente in prima linea. Quindi, se ancora non lo avete fatto, seguiteci sul profilo @GliScleri, menzionateci e hashtaggateci come se non ci fosse un domani. Insieme vi regaleremo i nostri scleri migliori.

A tutti quanti un abbraccio, speriamo di ritrovarvi tutti martedì prossimo a sclerare con noi su twitter, lasciateci ora un commentino se vi va, noi risponderemo!

-V. & G.

#IMedici