abbiamo terminato l’episodio in queste condizioni:
- La morte di Cassidy Cascade:
Questo ragazzo è convinto di essere morto, alla Kurt Cobain, nel proprio vomito. Non gli è mai passato per l’anticamera del cervello che magari nel dormire si era svomitazzato di fianco, pucciandoci poi la faccia, mai. No, i cani che non gli abbaiavano più contro erano più affidabili. Così si è iscritto a medicina e ha deciso che non avrebbe mai più avuto caldo (che tempi da lupi erano quelli in cui faceva da stufa umana ad una bella). La ship con #3 è quella che più ci coinvolge, seguiamo con trepidazione e cuore caprioloso, con un unico imperativo: FATE FIGLI SUBITO!
- La ferma capacità decisionale di Chanel Oberlin:
Chanel nel giro di un episodio sdogana anni e anni di lotte femministe prima asserendo di scegliere lei stessa sopra a due maschietti qualunque, poi capitolando davanti al sobrissimo brillante da moglie oggetto di un mafioso bulgaro regalatole da Chad Radwell. Queen.
- Il processo recrutativo per la mano sostitutiva:
A cosa servono due mani quando sei ambidestro? A cosa servono due mani quando nella vita già ti annoi? A cosa servono due mani quando un giovanotto senza laurea in medicina può felicemente tagliartene una senza anestesia con una seghetta manuale?
- La gioia della vita sessuale di Chanel #3:
La nostra adorata Chanel #3 salpa nei mari delle ship insieme a Cassidy e gli rivela di non aver mai raggiunto il Big O. E non solo, ha per esso la stessa considerazione di un pulsante di stop per prenotare la fermata dell’autobus. Come Michaela Pratt prima di lei, #3 è viva, ma non vive e Cassidy si offre volontario per farle scoprire la gioia. Che sia veramente “morte tua, vita mia”?
- La gioia sessuale della paziente del giorno:
Per una Chanel #3 mai gaudente, ecco invece una donna che lo è eccessivamente. Fremere decine e decine di volte al giorno come un ramoscello in fiore alle prime brezze primaverili non è forse così poetico… NB. 3° paziente su 3 totali deceduta nell’ospedale: il record di imbattibilità del killer verde resiste strenuamente.
- Chanel #5 versione cagnolino:
Vi chiederete: qual è la differenza rispetto al solito? Beh, la nostra stronzetta più sfigatella ha confermato le proprie doti di amica cagnolino: fedele, ubbidisce ciecamente, si fa comandare a bacchetta. Tutto ciò in versione deluxe: indossando un vero collarino per fare il cane paggetto portafedi. Che classe.
- “Hello Chanel”:
A questo punto abbiamo avuto un déjà vu e siamo state catapultate dritte dritte a Lakewood. E’ stato un attimo rivedere Brooke sul palco e Jake sbudellato, ma anni luce di differenza a livello di carica emozionale. Ci dispiace per Chad Radwell, ma sapete bene che potrebbe anche non essere veramente morto (Nick Jonas docet).
A questo punto non possiamo escludere niente e Green Meanie potrebbe ancora essere chiunque – oltre alla povera Chanel #5 accusata circa 8213654987 volte – anche se insomma, la pista dell’orfano l’hanno già seguita e noi puntiamo tutto sulla tipa di Senti chi parla.
Ah, a proposito: quanti siamo per organizzare una spedizione punitiva contro Hester? O, in alternativa, per regalarle quella vacanza pagata che tanto desidera, trasformandola in un esilio perenne? Ché qui la nostra sopportazione è ai minimi storici.
See ya next week idiot hookers,
-V. & G.
#ScreamQueens
Per non perdervi neppure un nostro aggiornamento ci trovate su Facebook alla pagina Gli Scleri di una Fangirl