Orphan Black 04×05 Recensione

Generalmente non amo essere smentita, ma devo dire che sono contenta se accade lasciandomi soddisfatta, è sempre un piacere ritrovare il brio dopo un episodio un po’ sottotono. In Human Raw Material ho rivisto l’Orphan Black dei tempi d’oro, tra misteri, scoperte agghiaccianti e un pizzico di ironia. Siamo già a metà stagione e si comincia a delineare sempre di più la trama di fondo di tutta la faccenda, anche se certe questioni non sono ancora decollate al meglio. Come la volta scorsa affronterò l’episodio a temi, dividendo in due il filone della narrazione, sviluppato intorno alla questione della famiglia. Vera o costruita, armoniosa o conflittuale, ogni storyline in questo sesto episodio va a finire lì. Non mi perderò in un vero e proprio riassunto della puntata, se state leggendo questi miei deliri è perché sapete bene di cosa si tratta 😉.

I segreti di Brightborn mountain

La maggior parte dell’azione dell’episodio si svolge all’interno del quartier generale del Brightborn Group, la multinazionale biomedica che la scorsa settimana era entrata prepotentemente nella narrazione con la sua promessa di figli perfetti e il volto inquietante di una vecchia volpe del Dyad: Evie Cho. La cosa meravigliosa, e che un po’ mi ha fatto sussultare perché in un primo momento prometteva solo che disastri, è che ad indagare sulla clinica non ci sono solo i nostri del Clone Club, ma anche la cara Krystal, il clone ignaro. Krystal è un personaggio interessante: è ingenua e svampita, che capisce che qualcosa non va e indaga, in maniera disordinata, ma in qualche modo efficace. Ed ecco che troviamo Donnie e Cosima impersonare padre e madre surrogata, mentre Krystal si atteggia a donna single di successo desiderosa di avere un figlio. Questo incrocio di intenti poteva veramente scatenare il putiferio, e ovviamente lo ha fatto. Susan Duncan (mai che le venisse un infarto a fare avanti e indietro nei suoi viaggi a quell’età) si trova in visita da Evie quando scopre la presenza di entrambi i cloni all’interno della struttura e vuole affrontarli, parlare con loro. La chiacchierata con Cosima è una guerra di conoscenze tra le due cervellone e ci da un sacco di risposte su quello che accade veramente alla Brightborn. La facciata della clinica per la procreazione assistita è solo uno specchio per le allodole, all’interno avvengono veri e propri esperimenti di modifica embrionale, con studi sul corredo genetico, stanze di controllo e donne usate come cavie, pronte a sfornare bambini sani o malformati, tutto per il bene superiore della scienza. Orphan Black si prende la briga di mostrare l’aspetto più macabro dell’evoluzione controllata, quello che va oltre il semplice ottenere qualcosa che non si può avere naturalmente, tipo i figli nel caso di fecondazione assistita, fino al limite estremo degli esperimenti sugli umani senza più preoccupazioni riguardo l’eticità. Ci troviamo di fronte ad uno dei grandi dilemmi moderni, che manda a braccetto la necessità di rimanere saldi a dei valori come il rispetto della vita e la spinta a migliorare sempre più nella tecnologia, spesso perdendo il contatto con la realtà. Quanto si può andare oltre nel tentativo di scoprire cose nuove? Quanto possono i soldi far accettare la crudeltà che l’evoluzione accompagna a sé?

Susan gioca sporco, rivela a Cosima che i progetti sulle gestanti e le robolarve sono strumenti disumani derivati dalla perdita del controllo sui Leda e Castor, effetti collaterali derivati dal non avere più a disposizione la materia migliore sulla quale lavorare: i cloni. Messa finalmente davanti alla possibilità di ottenere ciò che vuole, Susan sgancia la sua ultima cartuccia e ricatta Cosima. Se la clone deciderà di condividere con lei il genoma originale di Kendall Malone allora avrà le risorse sconfinate che le servono per trovare una cura alla malattia che la sta distruggendo. Cederà alla tentazione?

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Aggiungi un posto a tavola

Non è passato nemmeno un episodio intero che già Sarah e Felix sono ai ferri corti. Il confronto a cuore aperto della settimana scorsa non ha mantenuto la sua validità e il rapporto continua ad incrinarsi sempre più. Non mi sento nella posizione di eleggere un colpevole più che un altro, hanno entrambi sbagliato su più fronti. Quello che non riesco a mandar giù è il continuare questa inutile guerra di orgoglio, per arrivare ad avere un vincitore, per sentire uno dei due dire all’altro “avevo ragione io trallallero” come fanno i bambini testardi. Una situazione inutile dal momento che entrambi soffrono questo allontanamento, entrambi sanno che stanno portando il loro rapporto alla deriva e lo guardano arenarsi come degli spettatori inermi, seduti con il loro bel culone sulle loro posizioni e i loro preconcetti. Sarah agisce alle spalle di Felix chiedendo a Scott di poter testare il DNA di Adele e di scoprire quindi la verità sulla presunta parentela della ragazza con l’amico, la affronta a muso duro come se fosse una criminale sotto processo che il terzo grado in realtà è una chiacchierata amichevole e alla fine deve ritornare ad ingoiarsi tutta la cattiveria che ha espresso e tutte le accuse che ha lanciato perché sì, Felix e Adele sono fratelli. Fintanto che Adele non verrà scoperta in un qualche doppio gioco con i Neos o chissà chi altro, non è altro che la sorella pazza di Felix e questo Sarah deve ficcarselo in testa per bene una volta per tutte.

Felix dal canto suo non è stato un fiore nel rapportarsi con Sarah nelle ultime settimane. Penso che il tutto si possa riassumere nel bisogno che ha il ragazzo di trovare appartenenza nel mondo e in una famiglia. L’ha sempre trovata in Sarah, sin dai tempi in cui erano due sbandati, e ora che la ragazza è persa nelle sue questioni da Clone Club, Felix la ricerca in un’altra figura familiare, in questo caso la sorella di sangue Adele. Il suo difenderla a spada tratta, l’accoglierla senza fare domande, senza preoccuparsi di chi sia in realtà la donna (dal momento che sappiamo quanto sia importante per loro avere attorno persone non colluse) tutto questo è conseguenza del fatto che Felix è un orfano e come tale ha già sofferto abbastanza l’abbandono e la solitudine per volerne sperimentare ancora. La scelta di portare Adele al rifugio non l’ho apprezzata, anzi, l’ho vista come l’ennesimo dispetto, un ulteriore tentativo di infastidire Sarah. Un comportamento superfluo e cattivo, plausibile se tra lui e Sarah non ci fosse di fondo un grande affetto, cosa che sappiamo esistere, così come sappiamo quanto entrambi siano capaci di comunicare in maniera valida e genuina, talvolta senza neppure doversi esprimere a parole. Felix deve ridimensionare il suo ego, capire la posta in gioco, oppure se già a conoscenza di ciò, deve accettare la realtà e rendersi consapevole dei rischi che corrono tutti quanti i personaggi. Adele è veramente chi dice di essere? Sarah riuscirà ad andare incontro al fratello sistemando le loro divergenze?

Non capisci perché ti ostini a non ascoltare.
Non capisci perché ti ostini a non ascoltare.

Altri momenti degni di nota:

  • Ogni volta che c’è Donnie alle prese con un clone il divertimento è assicurato. Questa settimana lo troviamo alle prese con Krystal, nel tentativo di distrarla per farle perdere tempo e tenerla lontana dagli occhi indiscreti di Susan. Morale della favola? Se prima l’impossibilità di procreare era imputata alla moglie Alison, dopo il ben servito nei gioielli datogli dalla clone bionda, possiamo si certo confermare che adesso il problema sarà anche lui 😂.
  • Alison è un’altra che, come Felix, dovrebbe cominciare a rendersi utile nel salvare la pelle dell’intero Clone Club e invece continua a fare la sua vita spensierata, vede sparire da casa la sorella incinta e non se ne preoccupa, si trova sotto controllo della polizia per le vecchie questioni di spaccio e non se ne preoccupa, l’unica cosa che la preoccupa è il suo ruolo di rilievo nel quartiere e nella scuola. Prima o poi dovrà pur rientrare ad avere un senso nella storia anche lei…
  • Kira e le sue sensazioni. Sono contenta di vederla più rilassata, ma ho ancora timore che questa storyline prenda la piega del fantasy e vorrei che ciò non accadesse.
  • Helena cucciola dove sei?
  • In questo episodio si fa riferimento ad una certa Delfina scomparsa. Che sia ora di saperne di più? Rispondo io per tutti: SI GRAZIE.

Per questa settimana dal Clone Club è tutto, vi ricordo di passare da Orphan Black Italia per rimanere aggiornati sulle novità della serie, vi mando un saluto caloroso quasi quanto quello di Susan ad Ira (mamma mia i miei poveri occhi cosa hanno visto) e vi aspetto nei commenti!. A presto,

G.

#OrphanBlack

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