Pretty Little Liars 07×01 Recensione

Tick-tock, bitches, Pretty Little Liars is back!

Erano passati pochi mesi dalla fine della sesta stagione, ma ero impaziente come non mai. La mia bugiardella preferita era stata rapita dal sadico Uber -A, come potevo restare calma?! Questo ritorno mi è piaciuto, l’ho trovato piacevole senza strafare. Il ritmo era ben sostenuto, abbiamo visto numerosi personaggi, ci sono state scene dedicate ai cattivi, momenti di grande amicizia… e un po’ di trash. Vabbè, che PLL sarebbe senza trash? Comunque sono stati bravi e non ne hanno abusato. I picchi massimi del maiale nel bagagliaio non saranno mai eguagliati.

Chi dimentica è complice.

Prima della sigla, l’episodio si apre su una scena assolutamente inedita: le liars che scavano una buca per seppellirci qualcuno. Grande assente, sempre Hanna. E le gallinelle sono tutte un “Povera Hanna!”, “Come potremo convivere con questo?”, “Sai che lei vorrebbe così” e io sudo freddo. Che cavolo hanno combinato questa volta?! Chi finirà in quella dannatissima fossa? E soprattutto: siamo certi che costui/costei sia realmente morto/a?

Era un piano ben congegnato e quando questo è il risultato si chiama omicidio di primo grado!

Dopo la sigla, ripartiamo da dove eravamo rimasti, ovvero l’annuncio di A.D. di aver rapito Hanna. Disperati e sconvolti, finiscono anch’essi in un luogo assolutamente non scontato e banale, dove non sono mai stati prima: sul campanile. Mentre corrono, purtroppo perdono Aria strada facendo perché con le sue gambette corte fa assai fatica a seguirli.

Eccoli quindi che arrivano su e trovano un’Hanna legata bella stretta e appesa al soffitto come i salami nella mia cantina. Gradi di terrore, panico, orrore. Caleb come un cavaliere si lancia subito a salvarla e tutti sconvolti notano come l’amica sia morta. Mentre già scelgono il nuovo sexy outfit per il funerale, ecco che si accorgono che – altra idea originalissima, brava Marlene! – in realtà la persona ha sua una maschera col volto di Hanna. In realtà non è neanche una persona. In realtà non è neanche un essere vivente. Ebbene sì, è una bambola inquietante. L’ennesima.

Ecco che parte il countdown e la nostra gang ha solo 24 ore di tempo per consegnare il vero assassino di Cece. Si ritrovano tutti così nella sede operativa, ovvero casa Hastings. Dato che il tempo non stringe affatto, eccoli partecipare al Grande Fratello: via alle nomination del super cattivo! Ovviamente il voto è segreto, perché mica possiamo fare a voce o ad alzata di mano. La lettura dei bigliettini, affidata a una Mona versione Marcuzzi, proclama colpevole Alison. MA VA. Chi l’avrebbe mai detto. Sono passati anni, la ex bitch ha dimostrato di essere cambiata, ma niente: pure il surriscaldamento del globo è colpa sua.

Ecco quindi che partono le varie squadre di soccorso, perfettamente coordinate e con piani estremamente ben congegnati. La prima è la squadra tecnica, l’unica probabilmente dotata di più un neurone a testa e con capacità da stalker/hacker di una certa rilevanza. Parliamo della strana coppia Caleb-Mona, che continua a odiarsi a distanza di anni, ma che ha davvero a cuore la sorte della bionda. Li vediamo impegnati quindi nel pedinare Mary Drake e nell’intercettare le sue telefonate per scoprire chi è il suo interlocutore.

L’altra coppia in azione è quella formata dagli Spoby. Spencer, maltrattata dal suo ragazzo ufficiale (sì, vi ricordate che in realtà Caleb sta con lei?), va in missione insieme al suo ex. “All roads lead to the Lost Woods Resort” e quindi ci vanno anche loro, con l’obiettivo di scoprire di più su A.D. Tuttavia i due sembrano più a una gara su chi è più bravo nelle rispettabili arti di scassinamento porte ed eloquenza in lingue straniere, perciò non fanno grosse scoperte.

 La terza coppia in missione è quella formata dagli Ezria, che si intrudono nella casa di Rollins e Ali alla ricerca del giubbino rosso indossato la notte dell’omicidio di Cece. Giubbino rosso is the new top giallo. I due aprono cassetti, frugano tra le mutande, si nascondono negli armadi e si dileguano dalle finestre alla velocità della luce. Una volta in salvo, tornano a parlare di sé. Perché sticazzi, gli ormoni volano a mille.

Emily, invece, finisce come sempre da sola perché nessuno se la caga. Del resto porta più sfiga della signora in giallo, mica possiamo biasimare quei poveracci degli amici se vogliono starle lontani. Eccola quindi andare all’ospedale a visitare Ali, per scoprire che l’amata mica se la passa tanto bene. Attende circa un decennio per finalmente vederla e decide che l’affermazione “Dio, perdonami”, fatta sotto il palese effetto di forti medicinali, equivale a una confessione di omicidio. Si lancia quindi a rovistare nel mucchio di cose per la beneficienza e, guarda il caso, trova il famigerato giubbino rosso. E’ proprio Ali la colpevole, TAGLIATELE LA TESTA! In mezzo a questo turbinio di eventi, comunque, la buona Emily riesce a trovare il tempo per mangiare dolcetti al limone e ripensare ai momenti zozzi vissuti con la DiLaurentis. Eroina moderna.

Nel frattempo, Hanna non se la passa benissimo, per usare un eufemismo. La giovane si trova in mutande e canotta – come da tradizione di rapiti – in una casetta di legno e ogni tot di tempo viene presa a secchiate d’acqua. Ebbene sì, A.D. si diletta a farle il bagnetto. Vuoi vedere che il cattivone è Sarah Harvey, la scroccatrice di docce?

La notte però le compare in sogno Spencer e, diciamoci la verità, è stato il momento più bello della puntata. Hanna, a mio avviso vittima del senso di colpa per aver baciato Caleb ora fidanzato dell’amica, sogna una figura leale e intelligente. La Hastings cerca di tranquillizzarla, dicendole di ragionare, che anche un sogno è un’esperienza reale. Le suggerisce che così come c’è un’entrata per -A, allo stesso modo deve esserci anche un’uscita. Soprattutto, però, le promette di restare: anche se è solo un sogno, Hanna ha bisogno di lei. #TeamSpanna

Il tempo scorre, le 24 ore volgono al termine, i ragazzi seguono piste alla rinfusa. Spencer riceve la visita a casa di Mary Drake, che afferma di conoscere bene la sua famiglia e i suoi segreti; Aria viene spedita alla ricerca dell’interlocutore misterioso della donna in un bar, ma torna a casa con le pive nel sacco, salvo riascoltare la canzone del suo grande amore con Ezra; Emily decide di raccontare di “Ali assassina” agli altri; Caleb in due nanosecondi ha già consegnato la colpevolezza della bionda ad A.D. per riavere indietro Hanna.

In realtà però sono tutti dei pipponi e altro che #SaveHanna: Hanna s’è salvata da sé. Al risveglio dal sogno con Spencer, decide di seguire il consiglio dell’amica e scova un passaggio dal quale poter fuggire. Ecco quindi che A.D. trova il nascondiglio vuoto, mentre la giovane sta già correndo (e inciampando) per i boschi, come ogni fuggitiva che si rispetti. Disperata, vede una macchina e la ferma per chiedere aiuto. Ovviamente chi ci sarà alla guida?

Mary Drake!

Incredibile signori, vero? Chi l’avrebbe mai creduto… Però ve lo dico: a me piace questo personaggio. Al diavolo la Jessy DiLa, vogliamo il pieno di Mary Drake!

Complessivamente sono soddisfatta di questa première e mi sento di premiare questa puntata con un bell’8. E voi che ne pensate? Vi è piaciuta? Non esitate a commentare e dirmi il vostro parere! In attesa di parlare del secondo episodio andato in onda questa notte, vi invito come sempre a passare dalla nostra pagina fb Gli scleri di una fangirl.

State attente liars, che io vi tengo d’occhio.

I’m back, bitches, and I know everything.

-V.