The 100 03×14 Recensione

Buongiorno amici! Mancano solo due episodi al termine di questa terza stagione e già sentiamo la mancanza di questa stupenda serie TV che amiamo con tutto il nostro cuore . Non siamo pronte a dare addio ai Cento, non siamo pronte a rivedere *spoiler*, non siamo pronte ad assistere a qualsiasi cosa gli scrittori abbiano in serbo per noi in questo doppio finale di stagione. Ma non siamo qua a piagnucolare per il futuro (in realtà un po’ sì), ma per discutere di “Red Sky at the Morning“, l’episodio andato in onda giovedì. Innanzitutto un paio di osservazioni: non abbiamo capito il significato del titolo dell’episodio in relazione all’episodio stesso, ma soprattutto non ci ha convinto molto l’episodio in generale. Sono successe tantissime cose, il ritmo e l’ansia sono sempre mantenuti elevatissimi, ma l’accortezza di dare esaurimento ad ogni novità introdotta non c’è stata. Anzi, diciamo pure che questa puntata ci ha davvero, davvero confuse e ci siamo ritrovate spesso a bocca aperta, ripetendoci: “Ma che cavolo sta succedendo? Non ci sto capendo niente”. È comunque la prima volta che accade in questa stagione per cui siamo fiduciose che ogni cosa potrà trovare una spiegazione lineare, come sempre.

La puntata si è delineata in parallelo su tre fronti diversi: Arkadia, Polis e la piattaforma petrolifera. L’obiettivo comune a tutti è uno solo: distruggere ALIE.

Oggi partiamo con la storyline che più ci sta deludendo: quella di Clarke e Luna. Abituate come siamo a vedere succedere cose in continuazione – e a vedere Clarke ottenere sempre ciò che vuole -, la staticità della loro interazione ci lascia veramente furenti. Sono due episodi che si gira intorno al convincere Luna ad accettare il suo destino di Commander e sono due episodi che alla fine non si ottiene altro che un no. La frustrazione che ci assale è enorme, perché sappiamo bene che Luna è l’unica speranza, essendo lei l’ultima Natblida, e il suo continuo negare aiuto ci fa proprio venire voglia di riempirla di mazzate (anche se abbiamo ben visto quanto in realtà Luna sia letale in combattimento). Stessa frustrazione assale Clarke, che è ormai a corto di idee e comincia a perdere la pazienza con la ragazza arrivando a proporre a Bellamy e Octavia di impiantare a Luna il chip senza che lei abbia dato l’autorizzazione. Questa proposta non trova approvazione né da parte di Bell né da parte di Octavia, che anzi ci tengono a sottolineare quanto anche ALIE lasci il libero arbitrio per quanto riguarda l’assunzione del chip. In realtà i ragazzi non sanno che ora la piega presa da ALIE a Polis sia ben diversa, che il Join or Die lascia ben poco alla scelta, ma questo serve loro per ricordare a Clarke di tenersi stretta la sua umanità, tentando in qualche modo di tenerla lontana dai luoghi oscuri della mente, indietro a tutte le scelte obbligate di cui poi la ragazza si è sempre pentita.

Decento 5

Ma in casi disperati se nessuno propone alternative si fa con quello che c’è ed ecco che Clarke procede con il piano. Non è una novità questa, Clarke ha sempre fatto quello che le è parso, spesso giustificando l’atto per il bene della sua gente, ma la verità è che il ruolo di responsabilità le calza a pennello ed è l’unica che non ha paura di fare qualcosa di terribile se è l’unica cosa da fare. Per cui Ascende Superios sperando che l’AI riconosca in Luna un’ospite accogliente. Ma la gioia non esiste e Luna non impiega nulla a capire il gioco di Clarke e la atterra.

“I didn’t flee the conclave because I was afraid I would lose.

I fled because I knew I would win.”

Nello scontro tra le due ragazze viene svelato anche il passato di Luna, cosa l’ha portata ad andarsene da Polis e in qualche modo siamo anche sollevate che ciò sia successo: nella prima manche di combattimento per diventare Heda è stata costretta ad uccidere il fratello e avrebbe dovuto poi affrontare Lexa all’ultimo sangue. Dobbiamo dire sinceramente che un combattimento tra loro sarebbe uno spettacolo incredibile: la grazia letale di Lexa la conosciamo dallo scontro con Roan e ci aveva lasciato a bocca aperta, ma non di meno fa Luna in questo episodio.

In modo inspiegabile ALIE ha raggiunto la piattaforma, prendendo il controllo degli uomini di Luna, che nel mentre ha messo fuori gioco i nostri ragazzi rinchiudendoli nel container per riportarli sulla terra ferma. Lo scopo di ALIE è sempre quello: far assumere a più persone possibile il chip e l’importanza di avere tra le file anche Luna è talmente enorme che metterebbe la parola fine alla storia per sempre. Così la fa torturare, in maniera talmente crudele che mentre la vedevamo affogare anche a noi mancava il respiro. L’intervento di Clarke e co è inutile: Luna ha già messo fine alla vita dei cinque assoggettati da ALIE, tra cui Derrick, il suo vero amore. È stato straziante vederla a terra con l’uomo tra le braccia, urlare al cielo il suo dolore. Ammettiamo di aver pensato “ecco la spinta che ci voleva per portare Luna dalla parte dei cento, il momento di non ritorno in cui ha affrontato la crudeltà di ALIE e finalmente ha capito che è necessario fermarla”. Invece no. Luna non vacilla e insiste nella sua filosofia pacifista, nel non volere causare dolore alla sua comunità: troppe persone a cui voleva bene sono già morte invano, non ce ne saranno altre. E mentre Clarke ribadisce come ALIE non si fermerà davanti a niente finché non li avrà avuti tutti, Luna le risponde che la loro insistenza nel ricorrere a ogni mezzo per contrastarla non è poi così diversa dal Blood must have blood da cui è fuggita. Così i nostri cento sono sorpresi un’ennesima volta: convinti invano che la ragazza avrebbe accettato la Fiamma e sarebbe diventata Comandante, vengono invece drogati e rispediti sulla terraferma senza troppi complimenti. Adesso sono di nuovo da punto e da capo, smarriti, senza un piano alternativo, perché avevano riposto tutta la loro speranza e fiducia in Luna.

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Nel frattempo, ad Arkadia, troviamo il secondo nucleo di attacco, costituito da Raven e Monty. La ragazza in particolare lavora giorno e notte instancabilmente alla mappatura del software, sfruttando le conoscenze informatiche per cercarne i punti deboli, così da sfruttarli a proprio vantaggio. Dopo tanta fatica, ecco finalmente uno spiraglio di luce: uno spazio con la sicurezza rinforzata, una citadel, all’interno del sistema. Una fortezza che sicuramente nasconde qualcosa di importante che potrebbe aiutarli a vincere la battaglia. Raven cerca di convincere Monty ad agire, sicura delle loro capacità e certa che sarebbero in grado di modificare il codice grazie alla password in loro possesso: in questo modo potrebbero accedere alla ciutadel e sconfiggere ALIE. I due però si scontrano: Monty sostiene l’importanza di rispettare il piano originario, aspettando il ritorno dei ragazzi con Luna e non sprecare l’unica chance che hanno; Raven invece è dubbiosa del piano di Clarke e del ritorno stesso degli amici, impaziente di sconfiggere l’AI con cui ha un conto in sospeso e che tanto dolore le ha provocato. Se inizialmente sembra cedere, non passa molto perché invece l’impulsività prenda il sopravvento: approfittando dell’amico addormentato, la ragazza usa la password e accede al software, arrivando fino alla citadel. ALIE, colta alla sprovvista, non sa come fermare questa intrusione, in quanto disconnettersi da Arkadia senza aver ancora terminato la migrazione comporterebbe un forte indebolimento, restando alimentata solo dall’unità mobile dello zaino. Mentre Raven supera tutte le porte, ALIE e Jaha tentano il tutto per tutto, inserendo lungo il suo cammino un elemento di disturbo: Hanna, la madre di Monty, in modo che faccia perdere tempo al figlio e ostacoli l’avanzata dell’intrusione. Il ragazzo però, in preda alla sofferenza, capisce ciò che è necessario fare ed elimina il suo codice per farla scomparire per sempre. A quel punto la strada è spianata per i nostri eroi, che marciano senza sosta verso l’interruttore in grado di spegnere l’AI. Mancano oramai pochi passi, la tensione cresce… e ALIE si disconnette dal sistema centrale di Arkadia. I computer si disattivano, il codice è perduto, la possibilità di sconfiggere il nemico è distrutta. Anche Raven e Monty si ritrovano battuti, senza più alcuna soluzione in mano.

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Infine, anche a Polis troviamo l’ultimo fronte di combattimento, quello più strano, quello meno organizzato, ma non per questo meno deciso e coeso: Murphy, Pike e Indra. I tre, nonostante diffidenze e odio, decidono di collaborare per eliminare il comune nemico e, dopo essere fuggiti dalla cella in cui erano rinchiusi, si mettono alla ricerca del famoso zaino di Jaha: Murphy, dopo aver inizialmente taciuto, rivela infatti che ALIE dipende da quello e che distruggendolo lei scomparirebbe. Con attenzione nonostante un piano improvvisato, i tre riescono nell’impresa e trovano l’unità mobile. Anche qui, però, ALIE spara tutte le sue cartucce e frappone un ostacolo tra Murphy e la distruzione dello zaino: Emori. Sfrutta la ragazza per far leva su John – che chiaramente prova dei sentimenti sinceri per lei – facendogli presente come eliminare l’unità mobile non porterebbe solo alla perdita dell’AI, ma anche a quella di tutti coloro che hanno preso il chip. Per la prima volta, vediamo il ragazzo vacillare: sa che la cosa giusta è distruggere lo zaino, ma non riesce a ignorare le parole di Emori e non è in grado di essere l’esecutore del compito che lo aspetta. Chiede quindi a Pike di farlo al posto suo e l’unità mobile è finalmente distrutta. Purtroppo, anche in questo caso, la perdita di tempo creata da ALIE le ha permesso di completare la sua migrazione, rendendo così di fatto inutile quanto appena compiuto dal trio, che si ritrova a fuggire per salvarsi.

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Altri momenti random degni di nota:

  • Indra che propone di accoppare Jaha. Vai così, donna!
  • Il breve confronto tra Octavia e Luna: la ragazza del cielo definisce in tono piuttosto polemico la seconda come “la grande Luna, la salvatrice dei più bisognosi” e questa le fa notare come non le interessi essere salvata, quanto piuttosto trovare qualcuno che combatta con lei. Nonostante la guerra che li circonda, Luna sostiene che Lincoln non avrebbe mai voluto portare tutto questo sulla piattaforma: aiutare gli Skypeople non significa lottare e uccidere. Al contrario, Octavia conosce solo questo: lotta, dolore, sofferenza, morte, vendetta. Siamo certe che questo scambio di vedute avrà sviluppi interessanti in futuro.
  • Monty e Harper, ovvero la coppia che non ti aspetti! Non perché non siano carini o non stiano bene assieme, quanto perché era da tantissimo che non li vedevamo interagire e la dichiarazione della ragazza è saltata fuori in maniera inaspettata. Adesso speriamo solo che nessuno dei due ci lasci le penne…
  • La trasformazione della City Of Light da landa desolata a metropoli affollatissima e modernissima. Prossimamente sui migliori libri di geografia.
  • La simpatica scenetta in cui Jaha col suo solito tatto propone a Emori di correggere i suoi difetti e la ragazza risponde con candore che lo farebbe, se solo ne avesse. Idola indiscussa.

Oramai siamo agli sgoccioli e rimangono soltanto le due puntate del gran finale, prima di salutare per chissà quanto tempo questo magnifico show. Siamo certe che l’adrenalina sarà al massimo e purtroppo siamo pronti a dire addio a qualche personaggio, perché non sarebbe The 100 se per una volta finisse a tarallucci e vino, no? Prima di salutarvi, vi lasciamo però con due domande che ci hanno lasciate confuse e a cui speriamo di ottenere presto risposta:

  • ALIE come ha scoperto della morte di Sinclair? E perché non vuole rivelarlo a Jaha?
  • In cosa consiste esattamente questa migrazione, di cui ha parlato ALIE tutto il tempo? Si è spedita nello spazio? Insieme a tutti coloro che hanno preso il chip? A che scopo?

Noi non siamo certe di aver afferrato al meglio questo meccanismo, quindi se qualcuno di voi ha le idee chiare non esiti a commentare qua sotto con le proprie opinioni! 🙂

May we meet again,

-V. e G. kom Serieskru.