The 100 04×10 Recensione – Die All, Die Merrily

Non ci siamo. Questa settimana proprio non ci siamo. In questi momenti, dopo episodi come questo, mi viene da chiedermi quali complessi di masochismo io abbia per continuare a guardare The 100. Devo essere gravi come sono gravi i problemi che hanno in writers room. Mi fa molto piacere sapere di essere una delle pochissime voci fuori dal coro che non ritiene questo episodio stupendo o, addirittura, il migliore della serie. Voglio dire, scherziamo? Abbiamo visto veramente la stessa cosa? Die All, Die Merrily è stato veramente un buon episodio, lo ammetto, ma con il finale si è tirato addosso tutte le macerie che lo tenevano in piedi. Sono pronta per la guerra.

Sarà principalmente il finale ad essere demolito in questa recensione. Il resto è stato fatto bene, in maniera intelligente. Ottima performance di Octavia, scaltra, pronta, incredibilmente consapevole di dover tornare ad essere la bambina che si nasconde, come ha fatto per tutta la vita, senza paura di essere snaturata nel suo cuore di guerriera perché capace di capire come giocare le proprie carte al meglio. Non è necessario uccidere tutti, basta uccidere l’ultimo. Fa storcere il naso come concetto per i grounders perché quelli sono pazzi sanguinari e l’onore e il rispetto di ammazzare chiunque capiti a tiro li rende grounders migliori e più bravi e belli, ma rendiamoci pure conto di quanto sia un approccio kamikaze e ringraziamo che Octavia arrivi a capirlo e metta la priorità più alta al salvarsi la pelle. Il Conclave diventa per Octavia un percorso verso la scoperta di sé e delle proprie volontà. Inizia pensando di combattere per il proprio clan, continua nel nome e per la memoria di Lincoln e finisce per capire che fondamentalmente è tutto per la salvezza de genere umano. Lei non ha lottato per gli Skaikru, Trikru o chicchessia, lei ha combattuto e vinto per l’intera Coalizione, per permettere a tutti di avere un posto sicuro nel bunker. I capi dei clan che sono morti nella competizione non avrebbero permesso lo stesso lusso che ora Octavia permette ai popoli, perché nessuno avrebbe deciso di mettere da parte l’odio e le divergenze in virtù della salvezza della specie. E’ stato incredibilmente di ispirazione vedere che la ragazzina spaurita che si era affacciata alla vita prepotente, ora è diventata una donna che si è rialzata dalle ceneri del lutto e del rancore fino ad innalzarsi come l’unica depositaria della salvezza umana, l’unica in grado di rendere onore alle volontà di chi, prima di lei, aveva tentato di riunire tutti sotto un’effige comune di pace e prosperità.

Questo lieto fine nel Conclave si schianta terribilmente con ciò che accade fuori dall’arena, tra le strade di Polis e nella mente degli esterni. Nella mente di Clarke principalmente.

Io mi rifiuto di credere a quello che ho visto, mi rifiuto che questa:

e questa:

siano la stessa persona. Non esiste. Non è possibile che in writers room davvero trovino sensato far fare ad un personaggio un tale volo pindarico da una convinzione all’altra nel giro di un episodio solo. E’ vero che questo è sempre stato un po’ il modus operandi della serie, che Clarke ha sempre finito per fare cose assurde per salvare i suoi, ma questa volta non ha senso. Siamo tornati alla Clarke della s1 e della s2? Non è umanamente possibile. Clarke ha vissuto di tutto, ha incontrato persone che le hanno cambiato la vita, ha fatto errori e pagato le conseguenze e tutto ciò a livello umano DEVE lasciare il segno dentro ad una persona. Non è possibile che la caratterizzazione di un personaggio non si evolva, non si trasformi man mano che la trama si sviluppa. Non accetto che Clarke sia ridotta ad una caratterizzazione granitica perché vorrebbe dire buttare in merda tre stagioni di casini vissuti e risolti. Si butta il senso principale della serie a trattare così la protagonista, a ridurla a quella che predica bene e razzola male, che continua ad essere la macchietta di se stessa e tira le leve. Clarke ci può essere di ispirazione, in lei possiamo trovare speranza e nelle sue parole speriamo che ci sia sempre la spinta al miglioramento e all’inclusione. Certe decisioni che le fanno prendere, queste retromarce indecenti che ci mostrano sono pessime per la serie, pessime per il personaggio e per noi che seguiamo e abbiamo un minimo di pensiero critico.

Clarke ha agito per paura che Luna potesse vincere il Conclave e mettesse in atto la promessa di non salvare nessuno dal Praimfaya. Zero fiducia in Octavia o chiunque altro in lotta nell’arena, zero fiducia dell’eventuale possibilità di convincere Luna a cambiare idea, ma solo la cieca convinzione di non avere altra scelta che occupare il bunker e chiudere fuori tutti gli altri. Octavia, Kane, Indra. Abbandonati come se non esistessero, come se non meritassero di vivere. E’ questa la Clarke che conosciamo? Ditemelo voi, perché a quanto pare ho creato attorno a lei un personaggio diverso alimentato di mie personali speranze.

Tutto questo mi fa rivalutare completamente un episodio bello, perché butta via tutto ciò che hanno voluto mostrare con la vittoria di Octavia, con la sua volontà di salvare tutti, buttano alle ortiche il sacrificio di Roan e Luna, le speranze di chi ancora è spaventato di non poter sopravvivere perché parte del clan sbagliato.

Questi cliffhanger così assurdi e incoerenti hanno raggiunto il massimo della mia sopportazione, non sono più disposta a chiudere un occhio, a provare a trovarci ragioni e giustificazioni.

Il cliffhanger come quello di Die All, Die Merrily è solamente una grande merda.

Scusate la volgarità, la negatività e quant’altro, ma per me che trovo in Clarke un personaggio femminile da cui trarre ispirazione, vedere certe scelte di scrittura così povere mi rattrista incredibilmente. Sapete che potete lasciarmi le vostre impressioni qui sotto nei commenti, su Facebook o Twitter, vi leggerò e risponderò con gioia.

*

Vi ricordo che l’associazione Night Sky Events sta organizzando la prima Convention italiana di The 100 a Milano, 28 Maggio 2017 con ospiti, Jessica Harmon e Jarod Joseph! Le vendite stanno per chiudere, affrettatevi ad assicurarvi un pass per la partecipazione!

Passate inoltre dalle magnifiche affiliate per la serie: DeCentoBob Morley italian source» I’m gonna need a better reason. » I can’t lose you too. ϟ The 100Telesimo che ringraziamo infinitamente per la collaborazione. ❤️

May we meet again,

G. kom Serieskru

#The100